Gelmini rassicura tutti: si faranno

di A.G. La Tecnica della Scuola, 30.6.2011

Il Ministro cancella tutte le interpretazioni negative sulla manovra economica: conferma le 65mila immissioni in ruolo (rimane però da capire su quanti anni) e sui nuovi presidi annuncia che il bando è stato registrato il 20 giugno e che le procedure saranno rapide. Nessuna novità di rilievo sul sostegno.

Nessun ripensamento sulle assunzioni. Né tantomeno sul concorso per 2.386 posti di dirigente scolastico. A sostenerlo è stato il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, nella stessa giornata di approvazione della manovra finanziaria da parte del Consiglio del ministri: anticipando la pubblicazione del testo, approvato in serata, nel corso della giornata il responsabile del dicastero di viale Trastevere ha voluto spazzare via le voci insistenti che nelle ultime ore indicavano il coinvolgimento del comparto scuola nel blocco del turn over imposto dal Governo al pubblico impiego fino al 2014: a margine della premiazione del progetto ‘Valorizza’, Gelmini ha spiegato che rimane "confermato il numero di 65mila immissioni in ruolo", sottolineando anche che "ci sarà un tavolo tecnico a Palazzo Chigi per definirne le modalità". Il nodo da sciogliere rimane, quindi, quello dell’entità di posti che andranno a ruolo: i sindacati, la Cisl Scuola in testa, sostengono che l’accordo raggiunto è per 65.000 già dal prossimo settembre; fonti vicine a viale Trastevere, anche se sarebbe il caso di dire a via XX Settembre, parlano invece di appena 10.000 insegnanti e 6.000 Ata (una cifra complessiva peraltro in linea con quella degli ultimi anni).

Intanto, sollecitato dai cronisti, il Ministro ha anche voluto rassicurare quei docenti che, in possesso di laurea e in ruolo da almeno cinque anni, attendono con ansia il concorso per diventare presidi: la decisione, introdotta con la manovra, di unificare le direzioni delle scuole d’infanzia, primarie e medie produrrà infatti una minire necessità di presidi. Alcune prime stime indicano che potrebbero essere annullate tra le 2.500 e le 3.000 dirigenze scolastiche. Bisogna tuttavia considerare che nell’anno scolastico appena terminato oltre 1.300 istituti sono andate in reggenza, a presidi di ruolo titolari già di altre scuole limitrofe, e che a causa dei pensionamenti entro un paio di anni la carenza di presidi raggiungerà quota 3.000. L’esigenza di selezionare e formare nuovi dirigenti, quindi, c’è e rimane impellente. Tanto che Gelmini ha detto che "il bando è stato registrato il 20 giugno. Il concorso andrà avanti e per la prima volta le procedure saranno più rapide: entro settembre 2012 saranno espletati tutti gli adempimenti". Come dire: la pubblicazione del bando è questione di giorni. Forse di ore. Facendo pensare anche che non vi saranno particolari slittamenti rispetto alla tabella di marcia delle procedure del concorso, prefissata dallo stesso Miur, con la prova pre-selettiva da svolgere già a settembre.

Sempre in tema di Finanziaria, il Miur in serata ha ribadito che le interpretazioni di alcuni organi di stampa secondo cui la manovra economica determinerebbe una riduzione della spesa per gli studenti disabili “sono totalmente prive di fondamento. La manovra – ha fatto sapere viale Trastevere - si limita a definire i seguenti aspetti: è confermato, come stabilito dal governo di centrosinistra, il rapporto di un insegnante ogni due studenti disabili. Tuttavia, in caso di bisogno, viene concessa una deroga a questa norma, così come disposto dalla Corte Costituzionale. Si tratta dunque di un provvedimento reso indispensabile dopo la sentenza, che non toglie, ma garantisce nuovi servizi”. La novità, da questa testata giornalista subito evidenziata, è invece rappresentata dal maggiore rigore nella certificazione della disabilità da parte delle Asl: “verrà inserito un membro dell’Inps nelle commissioni per la certificazione. In passato – ha sottolineato il Ministero - si sono definite disabilità in maniera disinvolta e non corretta”. Non è prevista inoltre l’abrogazione del tetto per il numero degli alunni nelle classi con studenti disabili. “Il limite era, e resta, di 20 alunni per classe”, ha concluso il dicastero dell’Istruzione.