I presidi si preparano a diventare
presidi precari come i docenti?

di S.L.P. La Tecnica della Scuola, 30.6.2011

Dirigenti scolastici cercansi in tutta Italia, in particolare nell’Italia del nord dove ne mancano tantissimi e molte scuole sono affidate in reggenza. Ma il governo intende accorpare scuole e ridurre il numero dei dirigenti.

Si aspettava a giorni il bando del nuovo concorso dirigenti per circa 2.800 posti. Solo che adesso, con la nuova manovra finanziaria, viene fuori una notizia inquietante. Scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado confluiranno tutti in istituti comprensivi e le istituzioni scolastiche autonome scompariranno. In sintesi meno presidenze, meno bisogno di presidi: gli istituti comprensivi, per essere autonomi, dovranno contare almeno mille alunni, che scendono a 500 nelle piccole isole o zone di montagna.

Cosa succederà alle scuole con meno di 500 alunni? Esse non potranno avere, e qui sta il bello, dirigenti con contratti a tempo indeterminato, ma andranno in reggenza a presidi di altre scuole. Addirittura si vocifera di darle a presidi temporanei, creando il precariato dei presidi.

nsomma è atteso il concorso, ma con tutti questi accorpamenti non rimarranno grandi possibilità. Si metterà in movimento la pachidermica e costosa macchina dell’ordinario?

Resta una forte paura: i presidi si preparano a diventare presidi precari come i docenti?