il caso

Gelmini, il merito entra
in classe premiati 276 docenti

Conclusi i test, un primo passo verso il sistema italiano di valutazione

Maria Teresa Martinengo La Stampa, 9.6.2011

milano
Sono 276, il trenta per cento circa dei 900 docenti delle scuole di Piemonte, Lombardia e Campania che si sono sottoposte, volontariamente, al programma sperimentale di valutazione, gli insegnanti "premiati" con uno stipendio in più per la loro prestazione. Lo ha comunicato lo stesso ministro per l'Istruzione Maria Stella Gelmini, che ha presentato i risultati delle due "sperimentazioni" avviate a febbraio scorso per "trovare una via italiana al tema della valutazione". Un sistema, ha premesso la Gelmini, che "sarebbe sbagliato imporlo in modo non condiviso e sperimentato" di cui, soprattutto, "non si può fare più a meno".

Due gli obiettivi dei progetti: innalzare la qualità della didattica e migliorare le condizioni di lavoro degli insegnanti. Con il primo, chiamato "Valorizza", è stato esaminato il rendimento degli insegnanti con un nucleo di valutazione, composto da un dirigente scolastico e da due docenti eletti dal collegio docenti. Il ministro Gelmini ha sottolineato che l'apprezzamento del docente è stato misurato in maniera "comprovata e condivisa all'interno della scuola", così come è entrata nella valutazione anche l'apprezzamento di studenti e genitori. Altro tassello è l'autovalutazione professionale.

Per il trenta per cento dei docenti maggiormente "apprezzati", non solo "una mensilità di lavoro aggiuntiva, ma la ricerca del maggiore "coinvolgimento" possibile per dare "il meglio di sé e per essere "meglio considerati" anche all'interno dell'ambiente scolastico».

Il secondo progetto ha riguardato la valutazione degli istituti scolastici, attraverso la valutazione del lavoro d'equipe, a cui hanno partecipato 77 scuole di quattro province: Arezzo, Mantova Pavia, e Siracusa. La sperimentazione, che continuerà nei prossimi due anni, ha coinvolto 5.600 docenti e 57mila famiglie, misurerà il miglioramento apprendimento studenti attraverso test nazionali predisposti dall'agenzia di valutazione Invalsi e attraverso l'analisi qualitativa. Obiettivo delle Commissioni è la valutazione del contesto scolastico attraverso periodi di osservazione più o meno lunghi.

«Sono progetti importanti - ha osservato il ministro Gelmini - che ci aiutano a delineare un sistema della valutazione che a livello europeo vengono sempre più implementati. Il lavoro non ancora completato. E per favorire la partecipazione alla definizione del sistema abbiamo organizzato per il prossimo 30 giugno seminari di studio per approfondire i contenuti del progetti ed emendarli sulla base dell'esperienza».

Per i due progetti sono stati investiti quasi 5 milioni di euro. «Altri 15 sono stati investiti per potenziare l'Invalsi, l'agenzia che valuta il sistema scolastico e che evidentemente ha bisogno di maggiori risorse per funzionare - ha aggiunto Gelmini, secondo cui nonostante le perplessità, i sindacati hanno mostrato - un'apertura di tutti per verificare a valle delle sperimentazioni quali saranno i risultati».

La sperimentazione proseguirà il prossimo anno estendendo il numero delle scuole, di diverso ordine e grado, diffuse geograficamente, oggetto della valutazione. «Più sono e più il modello sarà attendibile», ha concluso il ministro.