I pontificali di Tuttoscuola Pasquale Almirante, da AetnaNet 27.5.2011 Da un po’ di tempo Tuttoscuola, attraverso i suoi editoriali, pontifica e dà sentenze, ma dove si coglie però un solfureo odore di incenso nei confronti del Governo che avrebbe fatto cosa giusta a bloccare, nel maxi emendamento al Decreto sviluppo, l’ingresso nelle GaE di circa 20 mila abilitanti in Scienza della formazione, strumento musicale e didattica della musica. Se vi fossero entrati, recita il pontificale, avrebbero atteso 30/35 anni per essere immessi in ruolo, per cui è molto meglio che impieghino le loro giovani energie e si battano per fare aprire i concorsi che sono la via maestra per il ruolo. La truffa, continua la nota, sta nell’illudere la gente che si possa avere il posto fisso solo entrando nelle GaE. Un pontificale a tutti gli effetti come si può vedere ma nel quale manca l’argomento principe che però Tuttoscuola tralascia: che tipo di concorso dovrebbero fare costoro?
Prendiamo come esempio il corso Bifordoc: strumento musicale. I
posti liberi alla media sono tanti e quindi essere nelle GaE avrebbe
potuto significare la quasi sicura immissione in ruolo. Da quale
campo dunque nascano 30 anni di attesa non è dato sapere. Ma non
solo. I corsi abilitanti seguiti da questi giovani professionisti
sono stati attivati a numero rigorosamente chiuso (e quindi sulla
base della disponibilità dei posti realmente liberi e ammessi dopo
il superamento di un preesame), dalla durata biennale e con
tirocinio formativo attivo di oltre 150 ore; il titolo,
l’abilitazione all’insegnamento cioè, è stato concesso dopo la
redazione di una tesi che è stata pure regolarmente discussa
nell’esame finale. Se i redattori di Tuttoscuola ci fanno caso il
corso è assolutamente conforme alla legge, apparsa in Gazzetta
ufficiale qualche mese fa, sulla formazione iniziale dei docenti: né
più e nè meno, per cui chiediamo: che tipo di altro concorso
dovrebbero fare costoro? Una gara podistica o il lancio del peso?
Sarebbe piacevole che lo dicessero invece di pontificare. E sarebbe
pure interessante che dall’altro di questa presunta sapienza orfica
ci dicessero cosa c’è al di là del velo di Maya dove sembra che solo
loro riescano a vedere. |