Stipendi dei parlamentari e spese
per l'istruzione, il Pd precisa...

da Tuttoscuola, 20.6.2011

La newsletter TuttoscuolaFOCUS che viene spedita ogni domenica notte ai lettori abbonati (è possibile a chiunque riceverla, aderendo a queste vantaggiose condizioni o iscriversi gratuitamente alla newsletter ridotta e gratuita TuttoscuolaNEWS), ha aperto il suo numero 384/495 con due articoli (Le spese della politica e quelle dell'istruzione e Contributi elettorali +1.110% in 10 anni; spese per l'istruzione +33%) che mettono impietosamente a confronto l'andamento dei rimborsi delle spese elettorali sostenute dai partiti e le spese per l'istruzione, mostrando la modesta e fisiologica crescita di queste ultime a fronte dell'esponenziale crescita dei rimborsi.

Gli articoli si chiedono anche a quali esiti abbiano portato gli impegni dei presidenti delle Camere a procedere ai tagli degli stipendi dei parlamentari. Sull'argomento ci ha scritto il deputato del Pd Rosa De Pasquale, della commissione Istruzione e Cultura della Camera, per specificare "che dal primo gennaio 2011 ai parlamentari sono stati decurtati mille euro al mese su quanto viene loro erogato e che peraltro dal 2007 (durante l'ultimo Governo Prodi), per volontà degli allora presidenti di Camera e Senato e di tutti i parlamentari di maggioranza, lo stipendio non è più aumentato, e a tuttoggi è ancora bloccato".

La parlamentare democratica pensa "che far sapere questo sia importante proprio per ridare ai cittadini un pò di fiducia nelle istituzioni e non alimentare ulteriormente l'anti politica che inevitabilmente porta alla crisi della democrazia" e ricorda che "sono numerose le proposte di legge depositate dall'opposizione per ridurre i costi della politica ed anche il numero dei parlamentari, senza calcolare che già nell'ultimo Governo Prodi questa riforma era stata votata alla Camera ed approvata, ed era in attesa di conclusione al Senato quando poi il Governo è stato sfiduciato".