Il maxiemendamento del governo
al Dl Sviluppo non tocca la scuola

Salta solo un solo comma aggiuntivo che allargava la possibilità di accedere
alle graduatorie ad esaurimento da parte di tutti gli abilitati nell'ultimo biennio

da Tuttoscuola, 20.6.2011

Il maxiemendamento del governo al decreto sviluppo tocca solo marginalmente il pacchetto di disposizioni sulla scuola contenute nel provvedimento. Restano tutte, tranne una, le modifiche introdotte dalle commissioni Finanze e Bilancio della Camera, tra cui il cosiddetto provvedimento salva-precari, una specie di ammortizzatore annuale, rivolto a tutti i supplenti rimasti senza contratto dopo averne stipulati almeno due negli anni passati. A saltare è un solo comma aggiuntivo che allargava la possibilità di accedere alle graduatorie ad esaurimento da parte di tutti gli abilitati nell'ultimo biennio.

Viene inoltre confermato il nulla di fatto sulla richiesta della Lega che puntava a premiare con 40 punti i supplenti rimasti nelle graduatorie di appartenenza.

Le modifiche introdotte in commissione e confermate nel maxiemendamento prevedono che i precari 'storici' avranno un assegno annuale pari all'incirca alla metà dello stipendio, la precedenza assoluta nel conferimento delle supplenze e alla partecipazione (retribuita) a progetti per attività di carattere straordinario, di durata variabile da 3 a 8 mesi, con eventuale compenso di partecipazione. I beneficiari del contratto speciale otterranno anche la valutazione dell'intero anno di servizio (12 punti i docenti, 6 punti gli Ata) ai fini dell'attribuzione del punteggio nelle graduatorie.Trova applicazione anche la novità riguardante il punteggio maggiorato relativo a servizi svolti in condizioni particolarmente difficili. E' probabile che nella lista rientrino i servizi svolti in scuole collocate nelle isole o in montagna.

Il dl sviluppo pone poi uno stop alle decine di migliaia di supplenti di vecchia data che stanno tentando di approdare alla stabilizzazione attraverso le aule del tribunale. I contratti a tempo determinato, in pratica, potranno trasformarsi in rapporti di lavoro a tempo indeterminato solo nel caso d'immissione in ruolo.

Slitta di un mese, dal 31 luglio al 31 agosto, il termine per le assunzioni a tempo indeterminato e per i provvedimenti di assegnazione o utilizzazione riguardanti il personale insegnante e Ata di ruolo - incluse le supplenze annuali - nonché per il conferimento degli incarichi di presidenza. Tra le novità introdotte con le ultime modifiche risulta che le supplenze verranno assegnate utilizzando delle graduatorie, proprio in queste settimane in fase di aggiornamento (abrogate le 'code' e reintegrato il trasferimento in una provincia con il sistema a 'pettine'), che i supplenti potranno integrare con nuovi titoli e servizi ogni tre anni anziché ogni due.

Inoltre, a partire dalla tornata di assunzioni di questa estate, viene introdotta la possibilità di "chiedere il trasferimento, l'assegnazione provvisoria o l'utilizzazione in altra provincia dopo cinque anni di effettivo servizio nella provincia di titolarità". Fino ad oggi, questa possibilità veniva concessa già subito dopo la conclusione dell'anno di prova, quindi 12 mesi dall'assunzione a titolo definitivo. Saranno esentati dalla norma, comunque sempre dopo aver terminato il primo anno, coloro che chiederanno l'avvicinamento a caso per motivi di "infermità o assistenza".