DIRITTO di CRONACA

Caro Brunetta: I precari? I migliori

Una lettera al ministro Brunetta da Mauro Giavalisco, astrofisico,
uno dei cervelli italiani fuggiti 22 anni fa negli Stati Uniti.

Flavia Amabile La Stampa, 26.6.2011

Quando il ministro Renato Brunetta apostrofò i precari come " L'Italia peggiore" mi scrissero molti appartenenti alla categoria. Con una differenza sostanziale rispetto al ritratto abituale dei precari, giovani, ancora a casa dei genitori, una lunga vita davanti senza certezze e con il portafoglio sempre troppo vuoto. Le email che mi sono arrivate sono firmate da alcune eccellenze italiane all'estero ma anche nel nostro Paese. Con indici di produzione scientifica altissimi e onoreficenze di rilievo. Eppure, tutti precari.

Ecco il testo di Mauro Giavalisco, professore associato di Astronomia all' University of Massachusetts Amherst, U.S.A.:


1) quello che le parole del ministro Brunetta svelano è la profonda frattura tra la l'Italia reale e l'Italia dei palazzi. Appare ovvio che la seconda non conosce o capisce le condizioni di vita della prima, dalla quale, pure, trova la sua legittimizzazione.

2) tra le varie ragioni della mancanza di azione, da parte dell'amministrazione, per risolvere il problema della piaga del precariato, c'e' anche, apparentemente, il disdegno. Che e', frequentemente, il frutto dell'ignoranza.

Rattrista pensare che gli amministratori di un paese come l'Italia agiscano sotto l'effetto della presunzione e dell'ignoranza. Rattrista, ma non sorprende, vista la quantita' di gente con qualificazioni professionali e intellettuali inesistenti che ricopre posizioni di rilievo nell'amministrazione pubblica.

Personalmente non conosco l'intero panorama del precariato italiano, ma solo quello nel mio settore professionale, l'astrofisica. Lo conosco sia perche' collaboro con alcuni dei precari; sia, in maniera piu' ufficiale, perche' alcuni anni or sono, sono stato presidente di due "visiting committees" (comitati esterni di valutazione) di due istituzioni astronomiche italiane, ed ho cosi' potuto valutare di persona, e in maniera ufficiale, la situazione dei precari.

Ho potuto rilevare che in numerosissime occasioni l'attività professionale del personale di ricerca precario ha impatto, visibilita' e rispetto di *gran lunga* superiore a personale di ruolo. Le mie valutazioni basate su osservazioni dirette raggiungono, perlomeno in astrofisica, conclusioni diametralmente opposte a quanto affermato dal sig. Brunetta.

Mi auguro vivamente che il pubblico Italiano continui a distanziarsi con il suo voto da quegli amministratori che si sono ritrovati nella posizione di poter gestire le risorse di questo straziato e straziante paese che e' l'Italia per motivi che nulla hanno a che vedere con la competenza e con la serieta' professionale.

Sebbene io sia via dall'Italia da 22 anni (22 esatti il prossimo 29 Ottobre), leggere talune cose ancora mi ferisce enormemente.

Mandrò questa lettera anche, per conoscenza, all'Ufficiale della Repubblica, Dottoressa Gabriella De Lucia, anch'essa dell'osservatorio astronomico di Trieste, la quale deve l'onore del riconoscimento da parte del Presidente della Repubblica all'eccellenza della sua produzione scientifica ed intellettuale. Sebbene sia una precaria.


Distinti saluti,

Dr. Mauro Giavalisco
Associate Professor of Astronomy,
University of Massachusetts Amherst, U.S.A.
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