L'indignazione

di Lucio Ficara, 25.6.2011

Gli uomini “potenti” del nostro Paese non sono altro che i fruitori e gli utilizzatori finali di un sistema politico-affaristico che sta portando l’Italia e gli italiani sull’orlo di un baratro. E’ mancato completamente, da parte di questi, il senso dell’etica della responsabilità, il senso di altruismo per il bene della collettività, il concepire il ruolo di potere come delega onorifica di coscienza e non come privilegio dovuto. Quello che emerge dalle intercettazioni dell’indagine della magistratura napoletana sul caso P4, ed anche sulle intercettazioni dei casi precedenti è un quadro desolante, mortificante e squallido. E’ un sistema diffuso e capillare, che riguarda non solo il mondo politico, ma anche quello imprenditoriale, dei funzionari pubblici, delle banche e anche purtroppo del mondo della conoscenza.

L’Italia è il paese delle intoccabili “CASTE” delle venerabili “LOBBY”, che si intersecano in rapporti tanto torbidi quanto putridi con il malaffare mafioso, ’ndranghetista e camorrista, tutto questo sistema, noto a tutti noi da tempo, è stato passivamente accettato senza mai generare moti di indignazione. L’ultimo concorso per dirigenti scolastici bandito nel novembre 2004 ha visto emergere situazioni giudicate dalla magistratura nel seguente modo:” incapacità delle commissioni giudicatrici di operare secondo criteri meritocratici ed uso di pratiche amicali e di cooptazione”.

La domanda che mi pongo, conoscendo di persona molti Dirigenti che hanno vinto il concorso del 2004 è la seguente: "il fatto che il concorso a dirigente scolastico 2004 sia stato vinto da diverse persone appartenenti a logge massoniche o da mogli di appartenenti a logge massoniche , da segretari provinciali di famose sigle sindacali, da mogli di persone che hanno fatto galera per associazione mafiosa o comunque sono indagati per questo ignobile reato, da parenti di noti uomini politici, è la normale conseguenza di chi fruisce di questo sistema oppure è una semplice coincidenza?” Lascio a tutte le persone, capaci di una certa onestà intellettuale, la possibilità di dare una risposta alla mia domanda e di fare le dovute considerazioni.

I concorsi pubblici, che costano anche tanti soldi, dovrebbero avere la logica di individuare, negli aspiranti vincitori, i più competenti e i più abili nel settore specifico del concorso, invece si fanno concorsi che hanno la maschera di essere meritocratici e seri, e invece danno la possibilità al sistema delle Lobby di individuare, attraverso una manipolazione illegittima e disonesta, i vincitori del concorso. In periodo di austerità e di profonda crisi del sistema e con un crescendo movimento di indignazione che proviene dalla gente comune, vi sembra il caso di spendere milioni di euro per indire il concorso a dirigente scolastico?

Personalmente ritengo giusto abolire il reclutamento dei Dirigenti Scolastici, attraverso il concorso ordinario di tipo italiano, e invece ritengo opportuno introdurre una figura elettiva con incarico a tempo determinato , da individuare tra il corpo dei docenti che abbiano titoli adeguati.

 


Lucio Ficara

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