Giusto indignarsi per quel Disegno di Legge, Mentre anche la SIPeS (Società Italiana di Pedagogia Speciale) si pronuncia duramente contro quel Disegno di Legge che vorrebbe aprire la strada della privatizzazione per l'insegnamento degli alunni con disabilità, da parte di F.A.N.T.A.Si.A. - la Federazione delle associazioni che si occupano di autismo - si dichiara: «La stessa giusta indignazione che la proposta di privatizzazione del sostegno ha suscitato dovrebbe rivolgersi anche e soprattutto alla situazione drammatica di discriminazione e di esclusione che da molti anni si realizza nella scuola di tutti nei confronti degli alunni con autismo» F.A.N.T.A.Si.A*, Superando 4.6.2011
Dopo le varie
posizioni contrarie al Disegno di Legge
n. S 2594, presentato dai senatori
Francesco Bevilacqua e Antonio Gentile
(Disposizioni per favorire il sostegno di alunni con disabilità),
alle quali abbiamo dato spazio nei giorni scorsi (si veda
in calce l'elenco degli articoli), registriamo ora quella della
SIPeS (Società Italiana di Pedagogia Speciale), che
tramite le parole del suo presidente Luigi D'Alonzo,
esprime «le sue più vive preoccupazioni per una proposta che prevede
interventi nella scuola "con la collaborazione di privati" per il
sostegno di alunni con disabilità, nonché misure educative e
didattiche di supporto per gli alunni con DSA [Disturbi
Specifici di Apprendimento, N.d.R.]. L'integrazione delle
persone con disabilità e con problemi nella scuola merita
interventi coordinati e competenti sul piano pedagogico e
didattico che nulla hanno a che fare con provvedimenti
estemporanei e non regolati, destinati ad essere gestiti
individualmente senza unitarietà di intenti e senza progettualità».
Sul Disegno di Legge n.
S 2594 dei senatori Bevilacqua e Gentile, molti hanno
scritto parole di fuoco, preoccupandosi per una possibile
futura privatizzazione dell'azione del sostegno per i disturbi
specifici di apprendimento, che potrebbe estendersi alla disabilità.
Le difficoltà di
apprendimento delle persone con disturbo dello spettro autistico
sono ben più gravi di quelle dei disturbi specifici di apprendimento
e richiedono interventi ancora più specifici: la stessa giusta
indignazione che la proposta di privatizzazione del sostegno ha
suscitato dovrebbe rivolgersi anche e soprattutto alla
situazione drammatica di discriminazione e di esclusione
che da molti anni si realizza nella scuola di tutti nei confronti
degli alunni con autismo. Un altro mezzo - già recepito dalla nostra normativa - è la formazione di "scuole polo", referenti di una rete di scuole vicine, così come concordato fra Regioni e Stato al tempo del ministro Fioroni: purtroppo tali norme non sono ancora state applicate. In questa organizzazione si prevede che l'insegnante che ha cattedra stabile nella scuola polo per l'autismo - dove anche altri suoi colleghi hanno questa specializzazione - si rechi a fare lezione nelle aule delle scuole della rete, dove il bambino con autismo viene iscritto.
Per realizzare
l'inclusione scolastica e assicurare il diritto all'educazione per
gli alunni con autismo, evitando il rischio di un ritorno alle
scuole o alle classi speciali, occorre che all'interno della classe
vi sia un insegnante specializzato, preparato e stabile,
che non faccia rimpiangere i tempi delle classi speciali stesse.
* F.A.N.T.A.Si.A. è la Federazione delle Associazioni Nazionali a Tutela delle Persone con Autismo e Sindrome di Asperger, che dal settembre del 2008 raccoglie in unico coordinamento le tre principali organizzazioni no profit italiane impegnate nella tutela dei diritti delle persone con autismo: ANGSA (Associazione Genitori Soggetti Autistici), Autismo Italia e Gruppo Asperger.
Sul Disegno di Legge n. S 2594, segnaliamo anche - sempre nel nostro sito - gli articoli: L'integrazione non si può privatizzare (di Fiammetta Colapaoli, cliccare qui), Inaccettabile privatizzare il sostegno (di Salvatore Nocera e Mario Berardi, cliccare qui), Quel Disegno di Legge è un rischio per l'intera scuola italiana (di Francesca Palmas, cliccare qui), Anche l'ANFFAS dice no al sostegno privatizzato (cliccare qui) e Perché quel Disegno di Legge è un pericolo per gli alunni con disabilità (cliccare qui). |