Licenza media, debuttano i test Invalsi
Gli studenti: «Non erano tanto difficili»

Le prove: Vittorini e Ottone per l'italiano,
calcoli di probabilità e radici quadrate per matematica

 Il Messaggero, 20.6.2011

ROMA - Dal romanzo di formazione targato Vittorini, alla «pubblicità televisiva» secondo Piero Ottone. Dalle forme geometriche dei pavimenti di antiche case romane, alle probabilità del testa o croce. Sono questi gli argomenti proposti dall'Invalsi agli oltre 600 mila studenti alle prese con l'esame di terza media. Settantacinque i minuti a disposizione per risolvere la prova nazionale d'italiano, altrettanti per venire a capo di quella di matematica. Un test in due parti, unico per tutti gli istituti, dal Nord al Sud del Paese.

Per testare la bravura degli studenti nella comprensione del testo, è stato scelto un romanzo di formazione e un articolo di giornale. Nella fattispecie, un passo tratto da Il garofano Rosso di Elio Vittorini, in cui il protagonista descrive le pene d'amore per una compagna di classe, e un commento di Piero Ottone sull'invadenza della pubblicità televisiva, uscito su Il Venerdì di Repubblica il 20 febbraio 2009. Tra risposte libere e a scelta multipla (38 in tutto), i ragazzi hanno rielaborato i contenuti dei testi e dato prova delle loro abilità grammaticali e lessicali (che cosa significa «preludono»? «per converso»?). Una volta chiuso il capitolo comprensione del testo, i mini maturandi si sono cimentati con una decina di quesiti grammaticali, in cui veniva chiesto loro di individuare i soggetti e i predicati nominali, distinguere le varie tipologie di aggettivo, analizzare i modi e i tempi dei verbi e dimostrare la padronanza della punteggiatura.

Per tutti i gusti anche il carnet di problemi e quesiti (26 in tutto) scelti per il test di matematica: si passa dal calcolo delle percentuali a quello dell'area di un triangolo, dall'analisi geometrica del pavimento di un'antica casa romana al calcolo delle pendenze in montagna. E ancora, calcoli in scala con radici quadrate, potenze e frazioni.

E infine, calcoli di probabilità sul testa o croce usati, spiega il problema, da «Marco, Lorenzo e Livia per scegliere chi dovrà lavare i piatti del pranzo». Una matematica più easy, dunque, applicata alla vita di tutti i giorni.seppure accompagnata da qualche perplessità.

Meno difficile dell'anno scorso a detta degli insegnanti, il test Invalsi è stato archiviato dagli studenti con soddisfazione. Entusiasta per essere riuscita a completare la parte dedicata alla matematica, Jaala, alunna dell'istituto “Alberto Sordi” di Roma, confessa di aver avuto più difficoltà con italiano. «C'era un articolo di Piero Ottone sulla pubblicità, mi è piaciuto, ma non sono sicura di aver fatto tutto bene» racconta all'uscita di scuola sfatando il luogo comune che vuole la matematica la “bestia nera” degli studenti.

Come lei anche Lorenzo, che ha frequentato la terza media alla “Giustiniana”, ha inciampato più nell'italiano che in matematica. «Sono riuscito a fare tutto in tempo. Era facile ma alcuni quesiti grammaticali mi sono sembrati difficili». Per Giacomo, studente della Manzoni, «qualche domanda di italiano non si capiva bene. Tutto sommato era facile ma credo di aver sbagliato qualcosa sulle percentuali. La sufficienza la prenderò di sicuro, ma non so se riuscirò ad avere il punteggio che speravo di ottenere». «I professori ci hanno detto - riferisce Marco, alunno della stessa scuola - che quest'anno la prova è stata più facile dell'anno scorso. Col brano di Vittorini penso di essermela cavata e le domande di logica erano di media difficoltà».

Tutti concordi, i ragazzi, invece, nel promuovere l'allungamento dei tempi: quei 15 minuti in più concessi per ciascuna delle due prove, hanno evitato a tutti almeno l'affanno della corsa contro il tempo.