Maturità, addio lode facile servono due anni di otto. Corsa sul web per conoscere i commissari esterni di Alessandra Migliozzi Il Messaggero, 1.6.2011 ROMA - Un sette in pagella sarà anche un bel voto, ma non vale la lode alla maturità. Mancano ventuno giorni al famigerato esame e non c’è più tempo per recuperare. I libri ormai servono solo per ripassare e gli scrutini sono in corso. Chi non ha in tasca un curriculum scolastico da super bravo può anche dire addio alla lode. Stavolta, infatti, per arrivare alla votazione top, non basterà aver ottenuto otto o voti superiori in tutte le materie (comportamento compreso) nei quadri finali dell’ultimo anno. Bisognerà aver avuto una pagella simile anche al penultimo anno e aver conseguito sempre il massimo dei crediti (i punti con cui si arriva all’esame). Solo così si potrà sperare nella votazione cum laude. Sempre a patto che l’esame fili via senza intoppi: bisognerà portarsi a casa il massimo dei punti agli scritti e all’orale con il placet di tutta la commissione. L’anno prossimo andrà anche peggio: chi vorrà la lode dovrà dimostrare di essere stato un super secchione per tutto l’ultimo triennio. Cosa resa più difficile dal fatto che scatteranno regole più rigide anche per l’attribuzione del credito finale: punteggio massimo solo a chi ha la media superiore al nove. Va a regime il giro di vite sulle lodi lanciato dal ministro Gelmini. Anche se, finora, la linea del rigore è stata sposata soprattutto in alcune regioni del Nord come Liguria o Trentino Alto Adige dove è diminuita la quota dei 100 e lode. Al Sud restano alti i numeri e le percentuali (soprattutto in Puglia e in Calabria) dei diplomati con il massimo dei voti. Un divario che ha convinto il ministro a rendere le regole sempre più stringenti. Dai primi scrutini, intanto, arrivano brutte notizie. «Oltre alla consueta ecatombe nelle prime- commenta Mario Rusconi, preside del liceo Newton di Roma e vice presidente dell’Associazione presidi- stiamo bocciando anche tanti ragazzi che non ammettiamo alla maturità. I docenti sono diventati più severi, c’è la volontà di non mandare più i ragazzi avanti nonostante tutto». Ieri, poi, sono stati pubblicati sul sito del ministero i nomi dei commissari esterni dell’esame ed è scattato il cercaprof in rete. Per qualche ora la pagina ministeriale è stata presa d’assalto ed era quasi impossibile connettersi. Su Studenti.it, portale di settore, sono oltre 25mila i docenti censiti dagli studenti che offrono raccomandazioni e consigli a chi li avrà come commissari esterni. La professoressa Geraci «non vuole sentire intercalari, perciò niente ehm, dunque, allora, cioè», suggerisce un alunno di Catania. La Vignoli? «Tranquilli, aiuta molto», commenta uno studente di Velletri. Il 91% dei maturandi è terrorizzato dai commissari esterni, il 61% è già pronto ad armarsi di mouse e tastiera per cercare informazioni in Rete, spiega un sondaggio di Skuola.net. Solo l’8,6% non ha nessun timore. Il count down è ufficialmente cominciato. |