DIRITTO di CRONACA Premi ai prof Da Scampia al Canavese, due storie di scuole che hanno accettato la valutazione Flavia Amabile La Stampa, 10.6.2011 Un mese di stipendio in più a 276 insegnanti italiani. È il risultato del progetto Valorizza, una delle due sperimentazioni avviate a febbraio per introdurre anche in Italia la valutazione di scuole e docenti dopo il fallimento del primo tentativo. «La valutazione non deve servire per punire - chiarisce il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini - ma l’impostazione della carriera basata solo sul trascorrere del tempo con gli scatti di anzianità è penalizzante non solo per i docenti ma anche per la scuola. Occorre, quindi, trovare un sistema per valorizzare le eccellenze». Il ministro pensa di essere sulla strada giusta e annuncia per il prossimo anno scolastico un ampliamento del numero di istituti coinvolti. «Siamo ancora lontani dalla definizione di un modello di valutazione italiano, ma sicuramente credo che sia giusta la scelta di non calare dall’alto soluzioni, ma di favorire dal basso un confronto». Le sperimentazioni in realtà sono state due, una riferita ai docenti, l’altra alle scuole. Sono state finanziate con 5 milioni di euro ed hanno una struttura diversa. Nel progetto Valorizza per gli insegnanti si è valutata l’attività dei singoli docenti sulla base del loro curriculum, dei master e delle altre attività esterne realizzate e dell’innovazione portata nella scuola. Il progetto di valutazione delle scuole è riservato alle scuole medie e proseguirà per tre anni: in questo si è valutato il gioco di squadra dell’intero corpo di prof presente all’interno dei singoli istituti. La partecipazione a entrambi i progetti è stata volontaria e decisa con una delibera formale del collegio dei docenti. Nel progetto Valorizza la sperimentazione ha coinvolto 905 docenti di 33 scuole di Piemonte, Lombardia e Campania. Nel Progetto di valutazione delle scuole sono coinvolte 77 scuole delle province di Arezzo, Mantova, Pavia e Siracusa, circa 5.600 docenti e 57 mila famiglie. Viene preso in considerazione il miglioramento degli apprendimenti (attraverso test nazionali messi a punto dall’Invalsi) assieme ad analisi valutative condotte da commissioni ad hoc costituite da esperti esterni.
«Luci ed ombre» è il commento di Massimo Di Menna, segretario
generale della Uil che chiede «risorse adeguate per riconoscere la
professionalità e il merito» e sottolinea la necessità di «seguire
la via contrattuale». Critica la Flc-Cgil. «I dati sull’adesione
rendono evidenti le contraddizioni dell’ intera operazione fatta
senza una precisa finalizzazione, senza parametri condivisi di
misurazione e senza una chiara distinzione tra sistema nazionale di
valutazione e valutazione dei singoli lavoratori e peraltro con
poche risorse a disposizione», commenta il segretario generale Mimmo
Pantaleo. |