Non c’è trippa per… cani!

Maurizio Tiriticco ScuolaOggi 26.1.2011

Già ho scritto contro le caramelline offerte ai bambini più buoni! In genere lo si faceva negli asili di un tempo o nelle famiglie numerose! Andare a cercare all'interno di un consiglio di classe chi sia e se ci sia un docente più bravo di un altro significa innescare competitività (e non competenze!) proprio in un gruppo di lavoro in cui, invece, occorre costruire il massimo della coesione e della corresponsabilità! In un organo collegiale orizzontale è lo stesso concetto di più bravo che non può e non deve esserci. Altra cosa, ovviamente riguarda la valorizzazione di un soggetto in quanto tale, indipendentemente dal gruppo in cui opera. Ciò che è importante oggi, nella scuola dell’autonomia – che peraltro stenta a crescere – è proprio sviluppare la dimensione collegiale, non esaltare e premiare… er mejo fico del bigoncio! Sarebbe, invece, il caso di spendersi per promuovere interventi di formazione in servizio proprio su come si lavora in gruppo. La letteratura in merito è sterminata, nota e praticata in altri Paesi, ma non nel nostro!

Ti riporto gli articoli che nel ccnl definiscono la funzione docente, articoli che tu ben conosci. Art. 26: “La funzione docente realizza il processo di insegnamento/apprendimento volto a promuovere lo sviluppo umano, culturale, civile e professionale degli alunni… Si fonda sull’autonomia culturale e professionale dei docenti, si esplica nelle attività individuali e collegiali e nella partecipazione alle attività di aggiornamento e formazione in servizio…”. Art. 27: “Il profilo professionale dei docenti è costituito da competenze disciplinari, psicopedagogiche, metodologico-didattiche, organizzativo-relazionali e di ricerca, documentazione e valutazione tra loro correlate e interagenti, che si sviluppano col maturare dell’esperienza didattica, l’attività di studio e di sistematizzazione della pratica didattica…”. Le sottolineature sono mie. Sai meglio di me che la grande maggioranza dei docenti non va oltre la disciplina di insegnamento e che gli altri aspetti della sua professionalità, così ben definiti e descritti nel contratto di lavoro, solo pochissimi li conoscono e ancora di meno li praticano! Se penso agli operai della Fiat che si sono ammazzati per leggere, comprendere, modificare il contratto proposto ed imposto da Marchionne, mi vengono i brividi! Quanti dei nostri insegnanti conoscono e adottano il loro contratto nella quotidiana pratica didattica? Mah! Saranno in molti ad arrabbiarsi con me, ma non me la prendo! Il solo fatto che, a fronte delle proposte che circolano sulla premiazione dei migliori, non si dica né sì né no la dice lunga. Dipenderà anche dal fatto che ormai i nostri insegnanti da almeno un decennio, invece di essere collettivamente “premiati” – stipendi, carriera, condizioni di lavoro, ecc. - sono stati costretti a saltare da un carro a un altro, da una cosiddetta riforma ad un’altra senza che mai nessuno dei nostri ministri si peritasse di consultarli! Ed ora su un categoria in crisi si vuole innescare la corsa per andare a selezionare i “migliori”? E che ne faremo dei “peggiori”? Cominciassero piuttosto i nostri ministri a riaprire la borsa! Prima ammazzano la scuola con tagli e riordini impasticciati e poi vogliono anche ricercare il consenso dei “più bravi”? O dei più disponibili a dire grazie al padrone che dopo le bastonate getta al cane gli avanzi della mensa? Non c’è più trippa per gatti o… per cani!