Berlusconi: nessun Governo ha fatto
tanto per i giovani come il nostro

A.G. La Tecnica della Scuola, 5.1.2011

Il Premier sostiene che in soli due anni e mezzo è stato ammodernato il sistema dell'istruzione a tutti livelli per avvicinare la formazione al mondo del lavoro. Ma anche introdotto dovunque il criterio del merito che era stato cancellato da '68 prima, dai professori settantottini dopo. Amaro il Pd: parla di provvedimenti 'bandiera'. E per la Cisl urge un piano straordinario per i giovani.

Le parole di un Premier, soprattutto quando si tratta di Silvio Berlusconi, fanno spesso discutere. Figuriamoci se in controtendenza rispetto a quanto sostengono tanti italiani, in particolare quelli che operano nel campo dell’istruzione e della formazione dei giovani.

Sollecitato dal discorso di Napolitano di fine anno, il Presidente del Consiglio ha rilasciato, il 4 gennaio, un’intervista, a Studio Aperto, nella quale sostiene che "in soli due anni e mezzo abbiamo ammodernato il sistema dell'istruzione a tutti livelli per avvicinare la formazione al mondo del lavoro e delle imprese. E' stato introdotto dovunque il criterio del merito che era stato cancellato da '68 prima, dai professori settantottini dopo, dalla sinistra e dai sindacati che hanno concepito la scuola come un ammortizzatore sociale più per insegnanti e personale che per gli studenti". Berlusconi ha poi sottolineato che "nessun Governo del passato ha fatto tanto per i giovani come il nostro. Abbiamo prodotto molte cose concrete e non abbiamo fatto nessuna retorica" producendo "fatti e non parole".

Pronta la replica dell’opposizione. "Aspettiamo con ansia i provvedimenti su giovani, cultura e ricerca che ha annunciato Berlusconi, soprattutto perché si tratta di provvedimenti 'bandiera', una nuova categoria di misure appena creata dal Presidente del Consiglio e che non vediamo l'ora di scoprire", ha commentato dichiarazioni del Premier, tra l’amaro e l’ironico, la senatrice del Pd Vittoria Franco. "I giovani – ha continuato - hanno colto un problema serio che riguarda il loro futuro e non si accontentano certo delle frottole raccontate da chi dalla vita ha avuto di tutto e di più e non capisce cosa sia il bisogno. Il futuro delle ragazze e dei ragazzi italiani è il futuro stesso dell'Italia. Per questo investire sui giovani, sull'istruzione, sulla ricerca e sulla cultura dovrebbe diventare l'ossessione del Governo, una priorità assoluta".

Anche i sindacati ritengono che nell’agenda del Governo vada inserito il problema giovani tra le priorità. Giorgio Santini, commentando i dati Inps sulla cassa integrazione, leggermente ridotta nel mese di dicembre, a detto che si tratta di "un dato incoraggiante" ma restano "criticità" che richiedono risposte "soprattutto nel 2011, da politiche di ricollocazione ad un piano straordinario per i giovani".