SCUOLA

Esperto rischi salute:
errore maestre in pensione 65 anni

Indagine su 5mila prof: più alta usura psicofisica donne docenti
Persa occasione: nuovo Testo Unico applicato solo da 1% presidi

ApCOM, 11.1.2011

Roma, 11 gen. (TMNews) - Nell'equiparare a 65 anni l'età di eccesso alla pensione di vecchiaia delle donne a quella degli uomini, in vigore dal 1° gennaio 2012, il Governo italiano dovrebbe escludere le insegnanti perché soggette ad un alto logorio professionale, in particolare dopo la menopausa: a sostenerlo è Vittorio Lodolo D'Oria, medico ematologo, autore di diversi studi sul burnout, l'ultimo dei quali, presentato oggi, in base al quale emerge che tre docenti su quattro si sentono stressati per motivi legati alla professione, in particolare le docenti con l'insorgere della menopausa.

"A seguito di questi presupposti - dichiara il medico esperto di patologie psichiatriche - diviene cruciale acquisire i necessari elementi sull'effettiva usura psicofisica di questa professione per le donne, prima di promuovere l'innalzamento dell'età pensionabile a 65 anni".

L'occasione per valutare gli effetti rischi sarebbe potuta derivare dall'applicazione del nuovo Testo Unico per la tutela della salute nei posti di lavoro (D. L.vo 81/08 e successivi) che all'articolo 28 prevede che siano individuati e contrastati i rischi specifici della professione e lo stress lavoro correlato, considerando opportunamente anche il genere e l'età del lavoratore. Ad oggi però, solo pochissimi istituti, dei 10.400 operanti sul territorio italiano, ha predisposto lo studio preliminare, come prevede la legge.

La norma è stata ribadita attraverso una recente circolare della Commissione consultiva per la salute e sicurezza sul lavoro, pubblicata il 18 novembre scorso, che ha fornito tutte le delucidazioni sulle modalità della valutazione di eventuali motivi lavorativi causa di potenziali danni alla salute e sul ruolo centrale che avrebbero dovuto avere i responsabili della sicurezza presenti in ogni luogo di lavoro.

Lodolo D'Oria ricorda che "il dirigente scolastico, equiparato al datore di lavoro, deve adeguare il Documento di Valutazione dei Rischi alle nuove esigenze individuate dal legislatore, tenendo conto che il personale docente è composto per i 4/5 da donne, con un'età media di 50 anni. Ma ad oggi delle 10.400 scuole italiane solo 140 scuole su si sono fatte vive per sapere - conclude l'esperto - come fare a realizzare questionari o interviste a docenti e personale Ata".