Gelmini difende il premier, da Tuttoscuola, 24.1.2011 "Tutto si può dire, tranne che questi due anni e mezzo di legislatura siano passati nell'immobilismo del governo". Lo rivendica il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, in una lettera al 'Corriere della Sera', ricordando gli interventi in tema di economia, giustizia, pubblica amministrazione, federalismo, scuola, università e fisco. "Molto ancora resta da fare - aggiunge - e lo sappiamo bene. Ma se c'è qualcuno che vorrebbe potersi dedicare solo al buon governo, è proprio Silvio Berlusconi. Per questo cercano di mettergli i bastoni tra le ruote, costringendolo a occupare il suo tempo a difendersi da accuse infamanti e assurde. Si sta cercando di eliminarlo per un'altra via, dato che quella delle urne è sbarrata". La lettera del ministro non è sfuggita alle critiche Francesca Puglisi, responsabile Scuola della segreteria del Pd, che commenta: "Mentre il ministro Gelmini è impegnata a fare l'avvocato difensore del presidente del Consiglio, al personale della scuola italiana viene recapitato in busta paga l'ennesimo amaro regalino: la cancellazione di tre anni di servizio, un buco nella carriera degli insegnanti che non verrà più recuperato, a prescindere dal pagamento degli scatti stipendiali del 2010-2011-2012". Puglisi precisa che si tratta “di una perdita secca, in media, di 18 mila euro per ciascun lavoratore della scuola e siamo di fronte a un vero e proprio accanimento terapeutico, visto che a questo settore della Pubblica amministrazione era già stato riservato l'86 per cento dei tagli complessivi dei dipendenti dello Stato. Da questo ennesimo provvedimento 'contro' la scuola chiunque potrà intuire come 'educare' non sia la missione di questo governo, e che chi invece ne fa la missione della propria vita, viene visto come un pericoloso eversivo da abbattere. In effetti hanno proprio ragione - conclude Puglisi -: insegnanti e studenti sono la parte migliore della società che può aiutare il Paese ad alzare la testa e a voltare pagina". |