Eurispes: Il degrado della scuola
al Sud è il più tangibile

da Tuttoscuola, 28.1.2011

"Tra tutte le realtà del degrado meridionale quello della scuola è il più tangibile ed è quello che richiederebbe l'intervento pubblico più urgente e incisivo". Lo scrive l'Eurispes nel Rapporto Italia 2011 nel capitolo dedicato dalla "Dis-Unità d'Italia".

"Molti anni fa, nel Mezzogiorno, furono alimentate molte speranze con la creazione di nuovi centri di alta formazione e di ricerca applicata. Dalle indagini finora condotte, anche di recente, dal ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, non si registrano mutamenti significativi influenzati dalla presenza delle nuove Università. Comunque i migliori laureati, al termine degli studi, lasciano il Sud per ricercare, fuori dalla regione di origine, la possibilità di lavoro professionale, di ricerca e d'impegno. Un dato da considerare con attenzione è quello dei pochi brevetti cui approda la ricerca in questi Atenei. Andando al di là dei ristretti interessi corporativi, occorre che le Università del Mezzogiorno non si fermino sulla strada del cambiamento, lasciandosi dietro le spalle, gli antichi vizi della selezione "clientelare" dei docenti e della organizzazione del loro lavoro didattico e di ricerca".

Secondo l'Eurispes, "la leva da utilizzare per il cambiamento è, senza dubbio, quella di una forte internazionalizzazione della Università: misurarsi e integrarsi con il sistema universitario degli altri paesi che hanno da tempo accettato di dialogare e di dare risposte positive ai bisogni formativi di giovani chiamati ad affrontare le nuove dimensioni globali dell'economia, della società e della cultura. L'obiettivo di un piano mirato di interventi, che tocchino tutte le componenti del processo di formazione scolastico, è quello di recuperare autorevolezza nei confronti delle giovani generazioni del Mezzogiorno. Solo a questa condizione si può sperare in un reale cambiamento".

L'analisi dell'Eurispes si concentra anche sulla percezione della qualità dei servizi offerti da parte della cittadinanza: dall'indagine emerge che la questa è ritenuta mediocre o addirittura pessima nel 65,1% 79,3% dei casi per la scuola (molto peggio dello scorso anno: 59,6%), e che solo per il 34% dei casi la qualità della nostra scuola è ritenuta “buona” o “ottima”.