Il servizio prestato deve essere riconosciuto giuridicamente ed economicamente
allo stesso modo per tutti i docenti

Lucio Ficara, AetnaNet 19.1.2011

Sarebbe opportuno e anche logico rimettere mano al contratto sulla mobilità, in modo tale da modificare alcuni aspetti di calcolo dei punteggi da attribuire ai docenti che fanno domanda di mobilità e che sono obbligati a presentare domanda per l'individuazione dei docenti soprannumerari. Per il prossimo anno scolastico 2011-2012, il Miur e le OO.SS. non hanno ritenuto di fare grandi stravolgimenti rispetto al passato, ma in futuro già per l'a.s. 2012-2013, bisognerà necessariamente rivedere il contratto di mobilità e superare certi meccanismi ormai obsoleti.

Una delle storture più evidenti del contratto è la valutazione del servizio prestato. Infatti il servizio prestato da un docente a tempo determinato rispetto a quello prestato da un docente a tempo indeterminato è valutato la metà. Siamo proprio sicuri che questo sia giusto? È come affermare che la qualità del servizio prestato da un precario sia inferiore del 50% rispetto alla massima qualità di servizio prestato da un docente a tempo indeterminato. A mio modo di vedere, e non solo, il servizio prestato deve essere valutato in proporzione al tempo e deve essere uguale per tutti a prescindere dallo stato giuridico del docente. Il servizio è servizio, al limite può essere calcolato in base al tempo e alle ore realmente prestate. Per quale motivo il servizio per la mobilità provinciale e interprovinciale è calcolato diversamente da quello per la compilazione delle graduatorie d' Istituto?Anche questo fatto andrebbe superato, utilizzando per tutte le graduatorie lo stesso meccanismo di calcolo. La mia proposta è considerare il servizio nello stesso grado d'istruzione uguale per tutti dunque 6 punti, sia se fatto in stato di precariato o in situazione di ruolo.

Invece il punteggio realizzato in altro grado d'istruzione differente da quello di titolarità dovrebbe essere considerato 3 punti. Bisognerebbe abolire, anche per le ricostruzioni di carriera, lo schizofrenico meccanismo, che il servizio svolto in situazione di precariato vale 3 punti per i primi 4 anni e solo 2 punti per gli anni successivi il quarto. Abolire il raddoppio del punteggio per chi ha svolto servizio in piccole isole e in scuole di montagna.

Non ha più senso tenere in piedi norme che risalgono a più di 50 anni fa. Bisognerebbe riconoscere la continuità di servizio prestata in una data scuola 3 punti per anno e quella prestata nello stesso comune/distretto 2 punti per anno. Mentre bisognerebbe abolire il bonus una tantum di 10 punti che mi risulta viene usato ed abusato da qualche furbetto. A supporto di quanto detto esistono alcune sentenze del TAR che riconoscono ai precari per i servizi svolti ,la stessa dignità giuridica ed economica dei docenti di ruolo.


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