Iscrizioni e DSA. da Tuttoscuola, 4.1.2011 Quest’anno, per la prima volta, gli alunni affetti da DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento) possono chiedere in sede di iscrizione che la scuola si prepari ad adottare per loro un programma specifico di sostegno, prevedendo anche eventuali strumenti compensativi per conseguire i normali livelli di apprendimento o consentire misure dispensative per esentarli, anche parzialmente, da talune attività didattiche. Per fruire di questo diritti, riconosciuti da una legge recentemente approvata dal Parlamento, le famiglie dei ragazzi devono esibire in sede di iscrizione la diagnosi che certifichi questi disturbi (es.:dislessia). Lo ricorda la circolare n. 101/2010 sulle iscrizioni per il 2011-12 che, in proposito, precisa che “le iscrizioni di alunni con disturbi specifici di apprendimento (DSA) avvengono con la presentazione, da parte dei genitori, della documentazione di diagnosi effettuata da specialisti del Servizio sanitario nazionale o strutture accreditate, come previsto dall’art. 3 della legge n. 170/2010. Si fa riserva di impartire successivi puntuali chiarimenti in ordine alle modalità di applicazione del disposto normativo succitato.” Occorre, dunque, presentare la certificazione del Servizio Sanitario nazionale con la diagnosi di DSA. In mancanza di tale documentazione, può valere la diagnosi rilasciata da altri specialisti di strutture accreditate. Il rilascio della diagnosi sembra che stia creando in molte parti d’Italia più di un problema, perché spesso le Asl non dispongono di specialisti per diagnosticare questi disturbi oppure non sono in grado di fronteggiare una domanda che, almeno per questo primo anno di applicazione, potrebbe essere di quantità elevata. Si rende necessario, quindi, il ricorso a strutture esterne accreditate, ma occorre preventivamente accertarne le competenze e stipulare convenzioni. Insomma, occorre tempo. E di tempo, di qui al 12 febbraio, ultimo giorno per le iscrizioni, ce n’è davvero poco. Le iscrizioni ci saranno ma le diagnosi regolari, in molti casi, no. La programmazione degli interventi individualizzati e l’approntamento degli strumenti compensativi dovranno attendere tempi migliori, con il rischio che passino i mesi e si arrivi all’inizio delle attività didattiche con molte questioni ancora sospese. Forse le annunciate linee guida che in merito il Miur sta predisponendo potranno aiutare a snellire procedure e tempi, e serviranno, forse, a favorire la preparazione delle azioni di sostegno per gli alunni con DSA che, a quanto sembra, sono tanti: almeno 350 mila, il doppio degli alunni con handicap. |