Formazione dei docenti. da Tuttoscuola, 25.1.2011 Tuttoscuola, nel riportare ieri la sintesi di un servizio della Cgil-scuola sul regolamento per la formazione dei docenti e sulle riserve espresse dalla Corte dei Conti, ha manifestato una certa preoccupazione per i tempi di attuazione della riforma. Anche se il regolamento è ormai prossimo alla pubblicazione, sembra vi siano ostacoli (i tempi di emanazione) per i provvedimenti applicativi, al punto che il nostro servizio titolava “Ancora in alto mare la formazione dei docenti?”. Il consigliere del ministro Gelmini, Max Bruschi, prendendo spunto dal nostro servizio per confutare in parte le valutazioni della Cgil-scuola, ci ha indirizzato le seguenti precisazioni, di cui lo ringraziamo. Caro direttore, leggo con stupore sulla sua testata che il regolamento sulla formazione sarebbe "in alto mare". Visto che sono seduto "fuor dal pelago" assieme al regolamento e non soffro di schizofrenia, ma contemporaneamente riconosco l'autorevolezza di Tuttoscuola, sono andato a controllare, con una certa preoccupazione, l'annuncio della FLC CGIL che ne è la fonte. Ebbene, stupisce che un grande sindacato sia così male informato. La notizia presente sul sito è del 21 gennaio e riporta le perplessità della Corte dei Conti espresse in una fase interlocutoria e pienamente superate dall'amministrazione, tanto è vero che il provvedimento risulta esser stato registrato, come da comunicazione che le allego, il 7 gennaio 2011. Possibile che la CGIL non lo sapesse? Sarebbe bastato, del resto, andare su uno qualunque dei siti che hanno riportato la notizia, da me data in tempo reale. Inoltro comunque anche ai riferimenti presenti sul loro sito questa nota, sperando in una rapida rettifica, visto che il web viaggia rapidamente e, assieme al web, il panico per una notizia che non ha fondamento alcuno. Ora, la Corte dei Conti ha provveduto ad alcune cancellature di cui, in attesa delle motivazioni, intendo spiegare la portata. Sono stati oscurati i rinvii a un decreto successivo per le "tabelle" della secondaria di secondo grado, in quanto non ne era specificata la natura (se decreto del ministro, se regolamento...). Era ed è ovvio, comunque, come avevamo avuto modo di precisare al Consiglio di Stato che infatti ci diede il suo via libera e come abbiamo ribadito alla stessa Corte dei Conti, che la seconda parte del regolamento, concernente le lauree magistrali "abilitanti" per la secondaria di secondo grado, dovrà essere redatta esattamente con le stesse modalità e lo stesso iter della prima parte, una volta approvate le relative nuove classi di concorso. Nel frattempo, gli aspiranti della secondaria usufruiranno per conseguire l'abilitazione, in fase transitoria, del solo Tirocinio Formativo Attivo. L'organo di controllo ha voluto comunque evitare ogni possibile fraintendimento e di questo gliene sono grato. Così come sono grato a chi, nel Ministero, mi ha aiutato in un'opera non facile di messa a punto delle norme regolamentari e di risposte a rilievi, da parte di Consiglio di Stato e Corte dei Conti, di tale ampiezza da mettere a dura prova la competenza giuridica di tutti noi. Prova, comunque, abbondantemente superata e che, nel confronto, ritengo ci abbia tutti arricchito. Nel frattempo, gli uffici sono al lavoro, in attesa della pubblicazione in Gazzetta ufficiale, sui decreti necessari per l'attivazione dei percorsi. Max Bruschi - Consigliere del Ministro dell'Istruzione, dell'università e della ricerca. |