Il contributo per sostenere le gite
dell’unità d’Italia: sei euro a testa

da TuttoscuolaNews, n. 477 28.2.2011

Se lo sciopero bianco dei prof sul blocco delle gite scolastiche non ci metterà lo zampino, potrà andare in porto tra poche settimane il progetto Brambilla-Gelmini per onorare il 150° dell’unità d’Italia con finanziamenti a favore delle scolaresche che si recheranno sui luoghi del Risorgimento dove quell’unità si è fatta.

Il protocollo d’intesa, presentato il 25 febbraio a Palazzo Chigi dai ministri del turismo, Michela Brambilla, e dell’istruzione, Mariastella Gelmini, per sostenere il progetto “Dai Mille a un milione di studenti alla scoperta dell’unità d’Italia”, prevede lo stanziamento di 6 milioni di euro a favore delle scuole che vorranno visitare i luoghi storici del Risorgimento italiano.

Scopo del progetto, come hanno dichiarato le due ministre, è duplice: far approfondire ai ragazzi la conoscenza di un importante capitolo della storia dell’Italia, visitando i luoghi storici del Risorgimento e sostenere un segmento importante dell’economia turistica.

Le proposte dovranno essere presentate dall’11 marzo al 15 aprile; le gite potranno essere realizzate per tutto il 2011.

Il ministro Gelmini ha dichiarato, tra l’altro, che il finanziamento “consentirà di ridurre la spesa che le famiglie dovranno sostenere per i viaggi; aver recuperato questi soldi in un momento di tagli e di difficoltà economiche è un fatto estremamente positivo”.

L’intento è lodevole, ma se il titolo del progetto (un milione di studenti alla scoperta dell’unità d’Italia) dovesse realizzarsi completamente, quel finanziamento complessivo si tradurrebbe in un contributo pro-capite di soli sei euro (sei milioni da ripartire tra un milione di studenti), riducendo la spesa delle famiglie dell’importo di due panini o giù di lì. Per carità, meglio di niente, purché non la si faccia passare a suon di conferenze stampa e comunicati per una importante iniziativa a favore dell’unità d’Italia da parte del “governo del fare”.