LE REAZIONI
Il premier, i gay e la scuola Grillini (Arcigay): "Berlusconi paga il conto al Vaticano". Scalfarotto (Pd): "Si impegni invece per le politiche a sostegno della famiglia. Siamo penultimi in Europa". Finocchiaro (Pd): "Il presidente cambia argomento a seconda dell'interlocutore". "L'istruzione pubblica, sancita dalla Carta costituzionale, è garanzia di pluralità", sostiene Francesca Puglisi (Pd) la Repubblica 26.2.2011 ROMA - "Ed ecco che Berlusconi racconta una delle sue barzellette e fa la morale sui gay. Ci sarebbe da morir dal ridere perchè Berlusconi che fa il moralista è come se gli impiegati di una banca prendessero lezioni di sicurezza da un rapinatore". Lo afferma Franco Grillini, presidente onorario di Arcigay. "La verità è che dopo le marchette del bunga bunga ora per sopravvivere deve pagare la marchetta al Vaticano che continua a sostenerlo per l'esenzione Ici, l'8 per mille, e chi più ne ha più ne metta. Berlusconi dice che finchè c'è questo governo mai diritti agli omosessuali ragion di più per andare al voto quanto prima e promuovere una campagna di liberazione dalla destra bungarola e baciapile", conclude Grillini. "Berlusconi prima di parlare si Impegni per le politiche a sostegno della famiglia: siamo penultimi in Europa. Solo la polonia spende meno di noi per le politiche familiari e la maternità". Lo dice Ivan Scalfarotto del Pd. "Sui temi etici non abbiamo nulla da imparare da uno come Berlusconi: le famiglie omosessuali sono vere, solidali e unite. Non prendiamo certo ad esempio un uomo come lui, nè può darci lezioni di morale uno che ha fatto della famiglia, coi suoi comportamenti privati, carne da cannone". "Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi cambia argomento a seconda dell'interlocutore". Lo dice la capogruppo del Pd al Senato Anna Finocchiaro. "Oggi Berlusconi ha fatto due visite ufficiali. Con i Repubblicani abbiamo assistito al presidente fautore del Risorgimento e dell'unità d'Italia. Se andasse dalla Lega trascurerebbe l'unità d'Italia", ha detto Finocchiaro. "Poi va dai cattolici e batte sul 'no' alle unioni omosessuali e sulla scuola privata, che peraltro gli costa anche meno e gli permette di finanziare altre cose". "Ci risiamo. I comunisti e le loro scuole statali. La Costituzione irrisa e considerata un intralcio per le magnifiche sorti progressive del Governo Berlusconi". Lo afferma Francesca Puglisi responsabile Scuola della segreteria nazionale del Pd. "Se il Presidente del Consiglio leggesse con attenzione la Costituzione, scoprirebbe che l'articolo 33 già garantisce la libertà di scelta educativa, senza oneri per lo stato, e che la scuola pubblica non inculca, bensì educa alla libertà e al multiculturalismo, educa menti libere. Anzi, la scuola pubblica statale è l'Istituzione democratica fondamentale per garantire la libertà nel nostro Paese. Per questo, Silvio Berlusconi, l'amico di Gheddafi, ha deciso di distruggerla", conclude Puglisi. "Berlusconi con le sue dichiarazioni di oggi sulla famiglia, i gay, le adozioni e quant'altro dimostra che la sua rivoluzione liberale di massa non è mai esistita". Così Aurelio Mancuso, presidente di Equality Italia, rete trasversale sui diritti civili. "Un liberale vero - spiega Mancuso - sa cosa sono la libertà e i diritti civili. Berlusconi invece ha due filosofie politiche, una il 'bunga bunga' e l'altra la demagogia populista. Non c'è che dire Silvio Berlusconi è sempre più Cetto la Qualunque anche sui diritti civili", conclude il presidente di Equality Italia. "Basta con le prese in giro di Berlusconi sulla famiglia. Il potere d'acquisto è drasticamente calato lo scorso anno e la colpa è tutta sua. Il premier parla come se fosse stato per tutto questo tempo all'opposizione, ma gli italiani sanno che la responsabilità è solo sua". Lo afferma Antonio Satta, segretario dell'Unione Popolare Cristiana (Upc). "Nulla è stato fatto, e la crisi è ricaduta solo sulle spalle delle famiglie. Le bugie hanno le gambe cortissime - conclude Satta - se proprio il premier vuole aiutare le famiglie, aumenti subito le detrazioni". Se non vogliamo chiamarle 'famiglia', chiamiamole 'patata lessa': quello che interessa alle centinaia di migliaia di coppie omoaffettive sono i diritti e le garanzie reciproche, cioè i doveri: Berlusconi, se crede nella libertà, si faccia apertamente e coraggiosamente carico del loro riconoscimento". Ad affermarlo è Enrico Oliari, presidente di GayLib (gay di centrodestra). Italia dei Valori condanna duramente le parole del premier sugli insegnanti della scuola pubblica e gli omosessuali. "Il presidente del consiglio - ha affermato il portavoce Idv Leoluca Orlando - è come Ceausescu perchè ha paura della scuola pubblica in quanto, con la cultura non piegata agli interessi del sultano di turno, gli studenti potrebbero farsi un'idea su chi governa il loro paese". |