17 marzo, in forse la festa nazionale

da Tuttoscuola,  17.2.2011

Sarà il Consiglio dei Ministri di domani a dire l'ultima parola sulla festività straordinaria del 17 Marzo di quest'anno, per onorare i 150 anni dell'unità d'Italia.

Il decreto è stato sollecitato con forza dal Quirinale, e dal presidente Giorgio Napolitano, a seguito delle polemiche leghiste e Svp sulla opportunità/diritto a non partecipare alla festa, e la richiesta della presidente di Confindustria Emma Marcecaglia di festeggiare la giornata senza sospendere le attività lavorative, con il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini favorevole a non tenere chiuse le scuole.

Più di tutti in queste ore si sta esponendo il ministro della Difesa Ignazio La Russa, il quale sostiene “che questa festa si debba fare a prescindere".

La Russa ha inoltre spiegato che la possibilità di spostare quest'anno la festività del 2 Giugno per non aggravare i costi delle imprese era stata effettivamente considerata dal Governo ma sembra ormai definitivamente tramontata, "per non mettere in imbarazzo il Presidente della Repubblica che ha già inviato inviti a 92 Capi di Stato" proprio per i 150 anni.

Il titolare della Difesa, piuttosto, non ha escluso che per venire incontro alle aziende e ridurre il costo per le finanze pubbliche, a pagare il conto della festività straordinaria possa essere quest'anno il 4 Novembre: la festa delle Forze Armate.

Si tratta di una festività nazionale, considerata 'semifestiva': in cui si lavora ma si guadagna di più di una giornata normale anche se meno di una giornata festiva.

E l'esecutivo per il 2011 potrebbe sospendere nel decreto questo carattere di 'semifestività".

"Noi - ha assicurato La Russa – siamo disponibili, pur di trovare una strada perchè il 17 marzo sia davvero una festa. Non mi sentirei di fare le barricate: si farebbero recuperare a Stato e imprese i soldi del 17 marzo".