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'Cassazione parla chiaro: in migliaia illusi pagando alte cifre'

ApCOM, 14.2.2011

Roma, 14 feb. (TMNews) - C'è grande soddisfazione tra i rappresentanti della Gilda degli Insegnanti, dopo la notizia che la Corte di Cassazione, con la sentenza numero 3032, emanata a sezioni unite, ha stabilito che la gestione delle graduatorie dei docenti precari è competenza del giudice ordinario e non di quello amministrativo: il sindacato autonomo, che ha patrocinato i ricorsi presentati da alcuni docenti, ritiene che la sentenza della Cassazione farà decadere quanto sino ad oggi stabilito dal Tar e dalla Consulta, in particolare la sentenza n. 41/2011, depositata venerdì scorso, in base alla quale la Consulta ha disposto incostituzionale la collocazione in 'coda' dei supplenti che chiedono il trasferimento.

Vanificando, in questo modo, anche le speranze dei quasi 15mila ricorrenti. "Dopo la sentenza della Corte Costituzionale, che ha cassato le graduatorie a coda, - ha commentato il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, Rino Di Meglio - il quadro si completa con questo pronunciamento della Corte di Cassazione a sezioni unite. Quando abbiamo denunciato gli errori commessi da chi ha spinto migliaia di insegnanti a rivolgersi al Tar pagando cifre notevoli, avevamo perfettamente ragione".