L'intervento

Scuola, comanda la Lega

 Pasquale Almirante La Sicilia, 20.2.2011

Dire che anche il Miur si stia appiattendo sulle posizioni della Lega sembra ormai una banalità perché ormai tutte le proposte che riguardano la scuola stanno partendo dal partito di Bossi sempre più mozartiano "Convitato di pietra". Se infatti per un verso la Corte costituzionale aveva dichiarato illegittimo l'inserimento in coda nelle Gae e disposto che i docenti vadano ricollocati a pettine anche nelle graduatorie delle ulteriori province richieste, mantenendo il punteggio, dall'altro la Lega ha fatto votare al senato un emendamento nel decreto Milleproroghe con cui si impedisce il trasferimento dei docenti meridionali nelle graduatorie del Nord fino a settembre 2012, "fatti salvi i diritti dei ricorrenti", e rivendicandone perfino il merito. E di fronte a una interpellanza parlamentare, disertata dalla Gelmini, che sollevava problemi di costituzionalità per l'evidente discriminazione e perché impedisce l'aggiornamento anche di chi ha maturato diritti per l'assistenza a disabili o anziani, il sottosegretario Viceconte non ha dato risposte esaustive se non quella della attesa.

A dettare l'agenda sulle nuove forme di reclutamento dei docenti non pare più essere l'on. Valentina Aprea del Pdl, ma i senatori Pittoni e Goisis della Lega. Questi ultimi stanno pensando di alzare barriere regionali e implementare test preselettivi per accertare sapienze territoriali. Tutto questo mentre incombono circa 35mila licenziamenti per il prossimo anno e mentre si vara legge per la nuova formazione dei professori che però è inutile senza quella sul reclutamento che dovrebbe appianare tante situazioni penose e al limite dell'assurdo di 230mila precari la cui sola colpa è quella di avere accettato, anno dopo anno, di lavorare per lo Stato. Si ventila addirittura di imporre il concorso anche a chi è già regolarmente abilitato (come i colleghi passati di ruolo) fomentando ancora disparità e sicuri ricorsi. Una situazione caotica che poi dovrà essere il tribunale a chiarire, mentre gli emendamenti di sanatoria, presentati nel decreto Milleproroghe, non pare siano nemmeno presi in considerazione. E in ultimo, se si festeggia con la vacanza del 17 marzo il 150° dell'Unità d'Italia è stato grazie all'abbandono del Consiglio dei ministri dei tre leghisti: come mai non l'ha fatto pure la Gelmini che era contraria quanto Calderoli?