Colloquio di Tremonti con i capigruppo di maggioranza e Pd, si unisce anche Fini

Milleproroghe, governo annuncia la fiducia

Roma - (Adnkronos) - Presentato alla Camera un maxi emendamento interamente sostitutivo del decreto. Dopo i rilievi del Colle, il ministro dell'Economia annuncia in aula la disponibilità dell'esecutivo a modificare il testo "su alcuni punti". No da Pd e Idv: modifiche insufficienti. Sabato il voto in Senato prossimo

 IGN-ADNkronos, 23.2.2011

Roma, 23 feb. (Adnkronos) - Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti ha annunciato in aula alla Camera la disponibilità del Governo a modificare il testo del decreto milleproroghe "su alcuni punti, a seguito delle consultazioni di questi giorni".

Dopo un incontro con i capigruppo della maggioranza e del Pd, cui si è aggiunto anche il presidente della Camera Gianfranco Fini, Tremonti, quindi, ha elencato le norme del decreto che saranno oggetto di modifica: la normativa sui precari della scuola, con le assunzioni per provincia; la normativa sul personale Consob; le norme sul salvamento acquatico; quelle sugli immobili acquisiti per esproprio a Roma; il ripristino del decreto luglio per quanto riguarda i dipendenti del comune di Roma; la norma sugli incroci azionari fra tv e giornali; la proroga che riguarda la presidenza dell'autorità sugli appalti; modifiche sulle norme che riguardano le demolizioni edilizie in Campania; la proroga dei contratti nella zona dell'Etna.

Il milleproroghe, comunque, sarà modificato rispetto al testo uscito dal Senato. ''I cambiamenti non saranno sul testo base ma sul testo del Senato'', ha spiegato il ministro.

Il Pd, da parte sua, giudica "ampiamente insufficienti" le proposte di modifica. Dario Franceschini ha riunito l'ufficio di presidenza del gruppo Pd: "La valutazione sulle proposte di Tremonti è stata molto negativa", si riferisce. Il Partito democratico chiede che "si torni al testo originario del decreto".

No anche dall'Idv. ''Le modifiche illustrate da Tremonti sono irrilevanti rispetto a quanto richiesto dal presidente della Repubblica. Se il testo rimane questo e non ci saranno le modifiche sostanziali necessarie, Italia dei valori continuerà a votare contro'', ha affermato il vicepresidente dei deputati Idv Antonio Borghesi.

Nel pomeriggio, il governo ha presentato alla Camera un maxi emendamento interamente sostitutivo del decreto Milleproroghe e ha nel contempo preannunciato l'intenzione di porre la fiducia. L'esame del provvedimento riprenderà domani mattina alle 9.

Confermato in serata il passaggio al Senato. Arriverà sabato mattina in aula a Palazzo Madama alle 11. Le dichiarazioni di voto in diretta televisiva si terranno a partire dalle 14. Il voto finale è previsto attorno alle 15.

Sul decreto è intervenuto lo stesso premier Silvio Berlusconi spiegando, senza fare mai riferimento al provvedimento, che avrà bisogno di tornare al Senato: ''Molto probabilmente c'è da fare un altro voto al Senato''. A proposito dell'iter delle leggi e delle varie letture nelle Camere, il premier ha poi sottolineato: ''Quello che il presidente del Consiglio e il suo governo avevano concepito come un focoso destriero purosangue quando esce dal Parlamento se va bene è un ippopotamo e ricorda il nome di ippocavallo''.