Aboliamo le bocciature? di Donatella Carli Moretti, 26.2.2011 Parlare di bocciature è un argomento delicato. Sono giuste, ingiuste, sbagliate, inutili? Credo si debba riflettere molto prima di trovare una risposta. Personalmente spesso penso che la presenza delle bocciature finisca per distorcere il senso della scuola. Per gli studenti la presenza della bocciatura trasforma l’obiettivo dell’apprendimento nell’obiettivo di essere promossi. Promossi ad ogni costo. Promossi cercando scorciatoie, strade facili, misere sufficienze. Tutto va bene purché alla fine si sia promossi. Per i genitori l’obiettivo diventano i voti. “Come va mio figlio?” vuol dire semplicemente “quanto ha preso?”. Se il voto è sufficiente la promozione è assicurata… fine del problema. Per gli insegnanti spesso possibilità di giudicare gli studenti con la bocciatura misura la qualità di una scuola: se non si boccia la scuola è scadente e inefficace. “Tanto qui promuovete tutti…”. Per questi docenti la scuola è di qualità si misura dalla capacità di fare “selezione”, dal numero delle insufficienze gravissime e dal numero dei bocciati. E l’apprendimento? E la curiosità di imparare? E la soddisfazione di sapere e saper fare cose nuove? L’orgoglio di scoprire realtà sconosciute? Siamo sicuri che il fatto di non essere bocciati ci garantisca di aver raggiunto tutto questo? Spesso penso che il sistema delle bocciature andrebbe abolito. Da diverse parti d’Europa è già così. Stare nella scuola superiore per cinque anni è più che sufficiente per imparare ciò che ti serve per continuare a studiare o per entrare nel mondo del lavoro. Se capisci che sei lì per quello, meglio per te. Se non lo fai nessuno ti assumerà, nessuno avrà bisogno di te, non ti laureerai mai. Se invece capisci perché sei lì in quella scuola, perché seduto in quella sedia cinque ore ogni mattina, forse ti renderai conto che non hai tempo da perdere e che non ci saranno tante altre occasioni per migliorare. Insomma, forse non lo avete capito, ma se non ci fossero le bocciature la vostra vita non sarebbe più facile, ma molto più difficile. Ma per fortuna le bocciature esistono. Esistono per dare una possibilità a chi non ha raggiunto gli obiettivi minimi di rafforzarli l’anno successivo, di riprendere il percorso di apprendimento. Esistono per darvi una seconda possibilità. Perchè non sia troppo tardi. Insomma, ringraziate il cielo che le bocciature esistono. |