Radicali cambiamenti in vista da Tuttoscuola, 7.2.2011 Fino a dieci anni fa le materie e le prove d’esame per la licenza media erano fissate da una disposizione normativa applicata ritualmente ogni anno. Con l’arrivo dell’autonomia scolastica quella norma è stata abrogata, ma tutto è rimasto come prima (o quasi) senza un regolamentazione alternativa. In questo decennio, tuttavia, le prove scritte (inizialmente italiano, matematica e lingua straniera) da tre sono diventate quattro (la seconda lingua straniera, introdotta in via sperimentale, poi acquisita a tutti gli effetti). Poi è arrivata anche, prevista da un’apposita legge, la prova scritta nazionale (una doppia prova, visto che ce n’è una di italiano e una di matematica). In questo modo gli alunni di terza media affrontano in pochi giorni sei prove scritte: due di italiano, due di matematica e due di lingua straniera. Troppe. E pensare che gli studenti delle superiori che all’esame di Stato devono invece affrontare sole tre prove scritte… A dire la verità quella norma delle tre prove scritte, abrogata dieci anni fa, è tuttora in attesa di essere ridefinita, come prevede anche il regolamento sulla valutazione degli alunni (dpr 122/2009). Potrebbe essere il momento giusto per farlo. Ne ha parlato in via ufficiosa nei giorni scorsi il consigliere ministeriale Max Bruschi che, a suo tempo, ha coordinato la definizione del regolamento sulla valutazione. La sua proposta è questa: aggiungere alla doppia prova scritta nazionale di italiano e matematica una prova nazionale di lingua straniera (probabilmente l’inglese) e mantenere tra le prove scritte interne soltanto quella di italiano. Si tratta di una proposta interessante, finalizzata alla semplificazione e all’oggettività delle prove. Con un decreto ministeriale si potrebbe agire già con effetto dal prossima sessione d’esami, mentre altre questioni di integrazione/correzione del regolamento sulla valutazione avrebbero bisogno di una procedura e di un tempo di definizione più lunghi e complessi. |