Università, Gelmini pensa di cambiare di A.G. La Tecnica della Scuola, 23.2.2011 Per il Ministro gli attuali test verificano erroneamente solo le conoscenze di cultura generale e non la sfera logico-deduttiva. Novità in vista anche per le graduatorie: varranno su base regionale, o almeno per due-tre sedi. La proposta verrà vagliata da un tavolo tecnico: se passa si applicherà già nella prossima estate.
Introdurre dei test selettivi molto diversi dagli attuali, troppo
incentrati sulla cultura generale e per niente sulla sfera logica,
ma anche validare i risultati ottenuti dai candidati non per
l’accesso ad una sola Facoltà universitaria. È un annuncio non
proprio atteso quello fatto il 23 febbraio dal ministro per
l'Istruzione, Maria Stella Gelmini, intervenendo ad un ‘question
time’ alla Camera, sulle nuove modalità allo studio dai piani alti
del dicastero di viale Trastevere per superare le tante polemiche
che da anni si abbattono sulla gestione degli accessi ai corsi
accademici più ambiti. Ancora, il ministro ha annunciato di avere chiesto al tavolo tecnico istituito annualmente presso il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per "valutare con urgenza la fattibilità, a partire da quest'anno stesso, di graduatorie dei test di accesso all'università che comprendano, di norma su base regionale, almeno due o tre sedi". L’opportunità, ha concluso il ministro, permetterebbe di "dare più opportunità ai giovani e quindi di accorciare il percorso universitario e il loro ingresso nel mondo del lavoro". Resta ora da capire come valuteranno la proposta gli esperti convocati dal Miur. Se i tempi annunciati dalla Gelmini dovessero essere rispettati, lo sapremo presto. |