Fine quadrimestre: Giuseppe Adernò, AetnaNet 7.2.2011 In quasi tutte le scuole ci si avvia in questi giorni verso la valutazione intermedia degli esiti conseguiti e dei traguardi conseguiti nella prima parte dell’anno scolastico. La scansione quadrimestrale offre, infatti, l’opportunità di avere tempi più lunghi, rispetto alla scansione “trimestrale”, organizzazione ancor in uso presso alcune scuole. La ristrettezza dei tempi-scuola, spesso diffondeva tensione tra i docenti e non consentiva per alcuni studenti, vacanze serene, ma era più efficace. La valutazione costituisce un momento fondamentale del processo educativo ed assume un carattere informativo e formativo nei confronti di ciascun alunno e delle famiglie, così da poter promuovere quella positiva interazione tra scuola e famiglia e favorire l’azione di recupero e lo sviluppo delle abilità da acquisire. La verifica intermedia e finale scandisce i ritmi dei graduali traguardi che vengono conseguiti attraverso lo svolgimento delle singole attività didattiche, finalizzate all’acquisizione e al potenziamento di specifiche abilità e competenze. Osservazioni sistematiche, continue e costanti del processo di apprendimento dell’alunno, costituiscono gli elementi essenziali della valutazione finale che trova a conclusione del ciclo biennale uno specifico momento di comunicazione all’esterno. Le verifiche intermedie riguardano l’iter didattico seguito e sono di vario tipo: interrogazione orale, prova scritta, discussione orale, relazione, test, questionario, prova oggettiva di profitto, domanda di tipo “vero-falso”o a scelta multipla, saggio breve, lavoro di gruppo.
Particolare attenzione viene riservata
alle schede di “AUTOVALUTAZIONE” a conclusione del percorso di
didattico delle unità di apprendimento, favorendo in tal modo la
partecipazione attiva e responsabile dello studente al processo di
formazione Nella scheda di quest’anno, nella scuola secondaria di primo grado, malvolentieri abbiamo cancellato la colonna prevista per il voto di Educazione Civica . E’ una grossa perdita per la scuola italiana, in quanto l’autonomia della disciplina e del voto, costituiva uno stimolo per un impegno maggiore ed un vincolo ad una progettazione didattica con argomenti specifici e finalizzati. Se oggi l’educazione civica viene insegnata oggi dai Parlamentari , dovremmo vergognarci e dire con dolore. “povera Italia! “ L’assegnazione dei voti ha semplificato di molto la forma e le procedure della valutazione, ma non dovrebbe modificarne la sostanza, in quanto i voti assegnati sono la traduzione numerica del livello di competenza che ciascun alunno ha raggiunto nelle diverse discipline. Da quest’anno anche l’insegnamento della Religione accanto al tradizionale giudizio di: insufficiente - partecipazione scarsa: 4); non sufficiente - partecipazione discontinua:5); sufficiente (6); buono (7); ottimo (8); lodevole (9); eccellente(10) può essere espresso il voto, così da poter contribuire al conteggio della media finale . La valutazione delle competenze, infatti, tiene conto: del livello di partenza di ciascun alunno; del contesto socio-culturale in cui l’alunno è inserito; delle finalità educative della scuola; e degli obiettivi generali, degli obiettivi comuni, disciplinari e specifici della classe e del modulo. Si valuterà inoltre la valenza educativa ed organizzativa dell’azione didattica svolta dall’Istituzione scolastica, protesa ad una sempre migliore efficacia ed efficienza nel servizio di promozione culturale e sociale. In occasione del quadrimestre ed in vista della valutazione il Collegio Docenti ed il Consiglio d’Istituto provvedono al monitoraggio ed alla valutazione del Piano dell’Offerta Formativa, tenendo in considerazione la congruenza tra finalità, obiettivi e risultati conseguiti. Indicatori principali della qualità del processo formativo: - i reali progressi compiuti dagli alunni; - le competenze di base acquisite; - l’assunzione di responsabilità nel seguire ciascuno il proprio iter orientativo. Il monitoraggio del Piano dell’Offerta Formativa prevede: - sistematiche osservazioni sull’iter didattico programmato; - analisi dell’efficienza organizzativa dei moduli; - autovalutazione degli alunni in riferimento al contratto formativo; - produzione degli alunni in base agli obiettivi prefissati ed ai percorsi didattici seguiti; - verifica circa l’attuazione delle attività e dei progetti indicati nel P.O.F; - verifica della qualità e dell’utilizzazione degli spazi e delle attrezzature; - verifica dell’efficacia e dell’efficienza dell’organizzazione I risultati di tale verifica vengono socializzati all’interno della Comunità educante e gli esiti ottenuti e sarebbe bene che tali esiti vengano raccolti in Quaderni di documentazione didattica, così da poter essere utilizzati per una migliore ricerca e definizione della qualità del servizio e per una positiva trasferibilità delle iniziative realizzate. Nei giorni 11 e 13 maggio per le classi Seconde e Quinte della scuola primaria e nei giorni 12 maggio per la classe Prima della scuola secondaria di primo grado e 10 maggio per la classe Seconda della scuola secondaria di secondo grado e si svolgeranno le prove INVALSI che contribuiscono alla rilevazione degli esiti dei risultati delle competenze in italiano e matematica degli studenti della scuola italiana. Gli studenti delle classi terze effettueranno la prova Invalsi inglobata nelle prova nazionale degli esami di stato e tale prova nazionale dovrebbe coinvolgere quest’anno anche gli studenti della scuola secondaria di secondo grado. |