Fornero: pensioni anzianitą via dal 2018

dall'AGI, 6.12.2011

(AGI) - Roma, 6 dic. - "Le pensioni di anzianitą vanno a morire ma non finiscono nel 2018". Cosi' il ministro dell'Welfare, Elsa Fornero. Il ministro ha aggiunto che "quando ci sara' il regime contributivo contera' solo l'eta' minima di accesso alla pensione e per andare in pensione basteranno 20 anni di contributi", ma che non "c'e' una norma di legge che dica che scompaiono le pensioni di anzianita'".

Non nascondo, ha proseguito "che per le pensioni di anzianita' la soluzione e' stata molto drastica". Fornero, nell'illustrare le linee guida dell'operato del suo ministro, ha inoltre spiegato che nei 41 anni di contributi per la pensione di anzianita' prima l'ultimo anno era senza aumenti di pensione, ora, invece, "quello che viene contribuito nel sistema viene restituito come quota parte della pensione contributiva". "Anziche' agire soltanto con accetta", ha precisato, il governo ha deciso "di dare un lungo respiro alla riforma affinche' tra due anni gli italiani non ne debbano avere un'altra".

Per Fornero e' necessario dare "continuita' e coerenza temporale" alla riforma. E sulla deindicizzazione delle pensioni ha detto: e' "chiaramente un boccone amaro". Il blocco delle indicizzazioni "non e' la riforma ma un condizionamento delle difficolta' finanziarie", quindi ha precisato che si tratta di una misure valida solamente per due anni. Comunque saranno interessate dal blocco dell'indicizzazione il 76,5% delle pensioni, quelle complessivamente superiori a due volte il trattamento minimo Inps.

I risparmi attesi in termini di minor spesa pensionistica al lordo del fisco sono 3,8 miliardi nel 2012 e 6,7 rispettivamente nel 2013 e nel 2014. Quanto al contributo di solidarieta' dei fondi speciali, le maggiori entrate contributive al lordo degli effetti fiscali sono stimate in 115 milioni nel 2012, 116 nel 2013 e 117 nel 2014. Intanto le nuove accise sui carburanti scatteranno da subito, dal momento di entrata in vigore del decreto-legge 'Salva-Italia'. Il gettito previsto dalla misura sara' pari a regime, nel 2014, a 4,645 miliardi. In particolare, segnala la Staffetta, l'accisa sulla benzina aumenta a 704,20 euro per mille litri, quella sul gasolio auto a 593,20 euro, quella sul Gpl auto a 267,77 euro per mille per mille chili (pari a 147,27 euro per mille litri) e quella sul metano auto a 0,00331 euro per metro cubo. Dal 1 gennaio 2013 ci sara' un ulteriore balzello solo su benzina e gasolio auto di 0,5 euro per mille litri. Quanto all'effetto sui prezzi alla pompa (per calcolare il quale bisogna aggiungere all'accisa l'Iva del 21%) per la benzina sara' di 9,9 centesimi al litro, per il gasolio di 13,6 centesimi al litro, per il Gpl di 2,6 centesimi al litro. (AGI) .