Alla fine degli anni ’60 nel
nostro Paese, sulla spinta della
contestazione studentesca, si
avvia un processo di revisione e
di rinnovamento degli
ordinamenti scolastici, che a
distanza di oltre quarant’anni
non può dirsi ancora del tutto
concluso. Dagli ordinamenti
centralistici della scuola e
dell’amministrazione, che
restano comunque ancora immutati
per un primo lungo periodo anche
dopo l’avvio delle riforme, si
passa alle regole della
partecipazione democratica al
governo della scuola e,
nell’ultimo decennio,
all’autonomia didattica e
organizzativa delle singole
istituzioni scolastiche. Il
candidato, dopo aver esposto in
forma sintetica, quelle che a
suo giudizio sono state le
ragioni e le fasi salienti di
questo processo di cambiamento,
nonchè le fondamentali tappe
normative attraverso le quali
esso si è andato realizzando,
illustri il parallelo processo
di cambiamento, nelle relazioni
interne ed esterne della scuola,
del ruolo e delle funzioni
direttive: dal capo di istituto,
al direttore didattico-preside,
al dirigente scolastico.
Nella scuola x è prevista la
definizione o pluriennale del
piano di
aggiornamento/formazione del
personale. le iniziative sono
organizzate sulla base della
rilevazione dei bisogni,
effettuata tramite la
somministrazione di un apposito
questinario a cura del docente
funzione strumentale al POf.
Nonostantre i corsi siano
congruenti con le esigenze
segnalate, solo il 40% del
personale si iscrive e inoltre
il 10% non frequenta pur
esendosi iscritto. Il candidato,
facendo riferimento ad un ordine
e grado di scuola, descriva:
·
quali ulteriori dati, in
relazione alla scarsa
partecipazione, possono essere
utili al dirigente scolastico e
quali obiettivi concreti possa
porti per affrontare il caso;
·
quali sono le azioni da porre in
atto, gli strumenti utlizzabili,
gli attori interni ed esterni da
coinvolgere ed il loro ruolo per
il ragigungimento degli
obiettivi individuati;
·
quali difficoltà sono da
considerarsi prevedibili e le
possibili strategie per
superarle;
·
quali ricadute positive possono
derivare all’istituto dal
ragigungimento degli obiettivi
in rapporto al miglioramento
dell’organizzazione di lavoro e
alla qualità del servizio
erogato, sia in generale, sia
rispetto a ciascuna figura
professionale operante nella
scuola.
Dopo aver richiamato i principi
costituzionali della
rappresentanza democratica e
della libertà di insegnamento,
il candidato illustri la figura
del Dirigente Scolastico in
relazione al Consiglio di
Circolo/Istituto e al Collegio
dei Docenti.
Si soffermi altresì sulla
distinzione tra poteri di
indirizzo e poteri di gestione.
Il
candidato, dopo aver eseguito
una disamina dei documenti
europei degli ultimi anni e aver
stabilito un collegamento con le
normative inerenti le riforme
del sistema scolastico italiano,
scelga un grado e ordine di
scuola più confacente alle
proprie esperienze ed elabori un
Offerta Formativa operando tutte
le necessarie ipotesi
legislative, amministrative,
organizzative, gestionali,
sindacali ecc. e quelle relative
al contesto territoriale in cui
la scuola si trova.
Durante lo svolgimento di una
verifica nella classe 1 a di un
istituto professionale,
l’insegnante di lettere si
accorge che Alessandro ha la
testa appoggiata sul banco e si
rifiuta di svolgere il compito.
L’insegnante lo chiama alla
cattedra e si accorge che ha
alcune bruciature circolari
sulla mano, chiede delucidazioni
senza ottenerle, mentre due
compagni dal posto, guardandolo
minacciosamente, commentano ad
alta voce deridendolo.
L’insegnante fa chiamare il
Dirigente.
Negli ultimi mesi nella
cittadina sede dell’istituto
professionale si sono verificati
diversi atti di bullissimo ed il
Sindaco ha contattato più volte
l’istituto per chiedere di far
fronte al problema. Negli
incontri ha sempre sottolineato
la responsabilità della scuola
che ha il preciso dovere di
attivarsi per svolgere al meglio
il suo mandato istituzionale in
tema di educazione e formazione.
Il
candidato analizzi il caso
proposto e individui possibili
strategie di interventi e
affronti soluzioni che il
Dirigente può adottare,
motivando e argomentando le
ragioni delle scelte
Dopo aver presentato il ruolo,
le funzioni, … le forme di
responsabilità del DS, il
candidato esponga alla luce
della normativa previgente la
responsabilità disciplinare così
come modificata dal D. Lgs
150/09 … si faccia riferimento
al rapporto che il DS instaura
con il contesto territoriale
locale.
In
una scuola secondaria di primo
grado del comune capoluogo di
una della province del Veneto si
sono verificati gravi episodi di
bullismo nei confronti di alunni
e alunne frequentanti la classe
terza di una scuola secondaria
di primo grado.
in
particolare, sono stati
commessi, da parte di alcuni
studenti, atti di sopraffazione
e violenza, anche a sfondo
sessuale. Il ripetersi del
fenomeno, a causa della
frequenza di analoghi
accadimenti, ha molto
preoccupato i genitori ed anche
componenti esterne alla scuola.
Per questo, da più parti, si
chiede al dirigente della scuola
di farsi promotore di iniziative
finalizzate ad impedire il
ripetersi di simili incresciose
azioni.
Per tutti gli episodi segnalati
sono stati individuati i
responsabili.
Ciò premesso, spieghi il
candidato:
1.
la
procedura disciplinare da
instaurare nei confronti degli
alunni autori delle azioni
riprovevoli, specificando quali
sanzioni possono essere
inflitte;
2.
se, nelle more dell’emissione
dei provvedimenti disciplinari,
possano assumersi misure urgenti
interinali e, in caso
affermativo, da parte di quale
organo;
3.
quali rimedi amministrativi
possono essere esperiti dagli
interessati e a quale organo
vanno indirizzati;
4.
se
ritiene opportuno proporre
iniziative di tipo educativo e
formativo, indicando i contenuti
e gli organi competenti in
materia, compresi gli eventuali
apporti professionali esterni;
5.
come raccorderebbe tale azione
formativa con il tema
dell’educazione alla
Costituzione e legalità.
Il
disagio dovuto a svantaggi
sociali, culturali, linguistici,
la disabilità e i DSA. Strumenti
normativi, azioni organizzative
e strategie del DS
Far di più con meno in un
periodo di risorse decrescenti;
con quali passaggi procedurali e
con quali criteri, anche alla
luce delle esigenze della
comunità servita come emerse
negli organi collegiali e
segnalate dalle istituzioni
territoriali, il dirigente
scolastico può proporre
soluzioni condivise
nell’adozione dei progetti
finanziabili.
Integrazione degli alunni
stranieri. Partendo dal contesto
socio-economico, articolare il
ruolo, le funzioni e le
responsabilità del DS sia nella
scuola primaria che secondaria,
con riferimenti normativi e di
tipo organizzativo-gestionale.
Infine, esemplificare attraverso
una situazione professionale
tratta dall’esperienza
personale.
Un
docente usa linguaggio violento
e provocatorio nei confronti
degli studenti. I genitori
minacciano di denunciare il
docente e di far sapere tutto ai
giornali. Come si comporta il
DS, azioni di tipo disciplinare,
organizzativo e gestionale.
·
analisi del contesto (da
inventare)
·
elementi nodali su cui il DS
deve ricercare informazioni
·
atti e decisioni del DS di tipo
gestionale, organizzativo,
relazionale-comunicativo
·
documentazione e comunicazione
delle azioni intraprese e delle
decisioni assunte.
Gli ultimi dieci anni del
sistema italiano di Istruzione e
Formazione sono stati
caratterizzati da profondi
cambiamenti. Il candidato
evidenzi il ruolo, le funzioni e
le responsabilità che il DS
esercita nell’applicazione dei
nuovi assetti ordinamentali in
un Istituto Comprensivo o
Istituto Superiore analizzando
specifici aspetti organizzativi
e didattici e con particolare
riferimento ai rapporti con gli
EE.LL.
Istituto scolastico i cui
studenti provengono da diversi
comuni, di varia estrazione
socio-culturale. Si sono
registrati scarsi risultati
negli apprendimenti,
specialmente in ambito
scientifico-matematico.
Il corpo docente si
caratterizza per una forte
pendolarità ed una età
medio-alta. Il DS è di nuova
nomina e subentra dopo la
reggenza di un collega.
Fondo d’istituto utilizzato
solo per il 70%.
Descrivere le strategie del
ds per rilanciare l’azione
didattica e formativa,
specificando i soggetti
coinvolti, ed i risultati
verificabili.
Il
Dirigente scolastico, oltre alle
funzioni
giuridico-amministrative e
gestionali sempre più rilevanti,
riveste, come carattere
primario, il ruolo di educatore,
esperto nelle strategie
organizzative, maturo nell’
interpretare l’Istituzione
Scolastica come sistema dinamico
che dialoga con il territorio,
capace di stimolare e di
valorizzare risorse e
competenze, affinché ogni alunno
possa esprimere in massimo grado
tutte le potenzialità di cui è
portatore.
Dica il candidato quale tipo di
formazione e di esperienza
culturale ritenga più idonea
alla costruzione di una tale
figura.
Costruire un “piano strategico”
sulla realtà di una scuola che
forse sarebbe stato meglio …
chiudere! Istituto
Professionale, problemi di
disciplina, di apprendimento, di
rendimento; insegnanti
demotivati, retrogradi…;
famiglie problematiche e chi più
ne ha più ne metta
La
scuola che vuole rendicontare ha
chiaro la responsabilità del suo
mandato. In questa prospettiva
il candidato delinei compiti e
funzioni del dirigente
scolastico.
Un
dirigente scolastico,
recentemente assegnato ad un
Istituto, deve affrontare il
problema rappresentato dal
crescente numero di iscrizioni
da parte di alunni provenienti
da contesti migratori. Alcuni
docenti, non particolarmente
formati ai processi di
inclusione sociale e/o
lavorativa e all’innovazione,
faticano a trovare strategie che
consentano il conseguimento di
esiti formativi efficaci. Il
candidato descriva le azioni
professionali promosse dal
dirigente per la realizzazione
del mandato istituzionale.
Dal libro bianco a Maastricht,
da conoscenze a competenze …
l’ordinamento italiano comparato
ad altri sistemi europei
Da
qualche anno, l’istituto sta
registrando un evidente calo di
iscrizioni, il quale si
accompagna con situazioni ed
episodi di criticità nella vita
della scuola, che trovano cassa
di risonanza anche nei mezzi di
comunicazione locali.
I
problemi non sono riconducibili
a un ambito specifico, ma
riguardano vari aspetti:
rapporti tra famiglie e scuola
talora piuttosto conflittuali,
comportamenti degli studenti
caratterizzati da episodi di
bullismo, esiti scolastici non
di rado contestati e oggetto di
ricorsi, prese di posizione
molto critiche da parte di
alcuni docenti nei confronti di
decisioni assunte dal Consiglio
di Istituto.
Il
dirigente si trova, dunque,
nella necessità di mettere
concretamente mano ad un’azione
di risanamento e di
ricomposizione della critica
situazione.
Il
candidato definisca un’ipotesi
di percorso di miglioramento che
il dirigente scolastico dovrebbe
attuare, con particolare
riferimento al comportamento
degli studenti e ai rapporti fra
la scuola e la famiglia,
illustrando alla luce delle
disposizioni normative, da
indicare opportunamente, le
strategie, le motivazioni, gli
obiettivi, le fasi, le possibili
azioni di monitoraggio e di
verifica della propria azione.”
La
valutazione degli alunni e la
didattica per competenze. Il
candidato era tenuto ad
illustrare : il dibattito
europeo, le novità legislative e
didattiche, le azioni del Ds.
Le
prove Invalsi rilevano dati al
di sotto della media regionale e
nazionale. Cosa fa il DS.
Il
miglioramento della qualità del
sistema pubblico di istruzione e
di formazione trova il suo snodo
fondamentale nella valutazione
degli apprendimenti e della
stessa istituzione scolastica.
Il candidato evidenzi le
dimensioni pedagogiche,
istituzionali e organizzative di
tale affermazione e si soffermi
in particolare sulle modalità di
utilizzo degli strumenti di
valutazione addottati
dall’Invalsi al fine di
programmare le strategie di
miglioramento della scuola nella
quale si svolge la funzione di
dirigente scolastico.
In
una scuola non periferica di una
grande città uno studente dopo
reiterati episodi di molestie,
ferisce gravemente con una
pietra un alunno dell’Istituto,
durante l’intervallo delle
lezioni, in uno spazio di
pertinenza della scuola.
Il
candidato, in qualità di
dirigente scolastico,
nell’affrontare questo caso, si
soffermi a delineare:
·
le
azioni che avrebbero potuto
essere promosse in via
preventiva
·
i
provvedimenti e le possibili
sanzioni disciplinari che
riterrebbe opportuno attivare
·
gli strumenti e gli organi di
garanzia cui fare riferimento
·
le
azioni di accertamento ed i
relativi provvedimenti per
eventuali responsabilità del
personale scolastico.
Dopo aver riportato
integralmente il comma 2, art. 1
del DPR n.275/99, nella
citazione è chiaramente indicata
la filosofia stessa del POF.
Il candidato, nella sua
funzione di DS, commenti
puntualmente quanto sopra. In
particolare si soffermi su:
·
autonomia come responsabilità e
garanzia del conseguimento dei
risultati attesi;
·
libertà di insegnamento e
finalità fondamentali della
scuola;
·
condizioni per un efficace
processo di apprendimento.
Il
Presidente e la componente
genitori di un Consiglio di
Istituto contestano al DS alcune
procedure relative all’adozione
del POF ed alla gestione
finanziaria. Inoltre la tensione
si diffonde anche all’interno
dei diversi consigli di classe,
dove i genitori sono accusati,
da parte dei docenti, di
disinteressarsi delle
problematiche e del successo
formativo dei figli. A loro
volta i genitori esprimono
notevoli critiche nei confronti
dei docenti, in particolare la
modesta attenzione, rivolta alle
esigenze degli alunni ed una
inappropriata distribuzione dei
carichi di lavoro da svolgere a
casa. Anche di tale quadro
conflittuale il presidente del
Consiglio di istituto si fa
portavoce dei genitori.
Il
DS, dopo una prima fase molto
tesa di rapporti, si rende conto
che si sta concretizzando nei
genitori una convinzione errata
sui ruoli, competenze e potere
dei docenti, degli organi
collegiali e di quello
monocratico. Di conseguenza
ritiene che vadano adottate
iniziative concrete per svolgere
una adeguata attività di
informazione, ripristinare un
clima di normalità nei rapporti
tra docenti e genitori,
recuperare la piena efficienza
del CVonsiglio d’Istituto e
stabilire una leale e positiva
collaborazione con il Presidente
dell’organo.
Quali azioni e procedure deve
mettere in campo il DS, per dare
risposte alle problematiche
emerse?
L’art. 25 del Dls 165/2001
prevede che il Ds responsabile
della gestione unitaria
dell’istituzione sia coadiuvato
dal responsabile amministrativo
operi nel rispetto delle
competenze degli organi
collegiali e possa, nello
svolgimento delle proprie
funzioni organizzative avvalersi
di docenti da lui individuati ai
quali possono essere delegati
specifici compiti, il candidato
tratti criticamente il tema
della governance delle
istituzioni scolastiche,
definendo preliminarmente, e in
modo sintetico, le competenze
specifiche dei vari attori e
delineando poi le migliori
strategie di direzione per
prevenire relazioni di tipo
conflittuale tra i medesimi,
anche in considerazione dei
processi di dimensionamento.
Titolo V, territorio e azioni
del Ds
Un
dirigente scolastico di un
istituto comprensivo rileva che
i risultati delle prove INVALSI
all’esame di terza media sono al
di sotto delle aspettative nelle
quattro terze dell’istituto e
soprattutto quelli di una di
queste classi al di sotto della
media regionale.
Il
candidato esponga le azioni che
il DS dovrebbe avviare per
evitare il ripetersi di questi
risultati.
Valutazione, autovalutazione,
quali azioni quali strumenti
deve compiere il dirigente per
promuovere e premiare il merito
I
risultati delle prove INVALSI
sono negativi solo in alcune
classi dove invece le
valutazioni negli scrutini sono
in linea con il resto della
scuola.
I docenti si lamentano che
il precedente dirigente non ha
dato chiari indirizzi circa
criteri e modalità di
valutazione.
Che fare per migliorare i
risultati di apprendimento?
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