Scuola

Nel 2012 torna il concorso

L'ipotesi sarebbe allo studio dei tecnici.
Potrebbero essere coinvolti 300mila aspiranti docenti

  Sara De Carli da Vita, 19.12.2011

La notizia la dà la Repubblica oggi in prima pagina. Ed è di quelle che fanno clamore. Nel 2012, dopo tredici anni, ci sarà di nuovo un concorso per la scuola. Almeno 300mila aspiranti docenti potrebbero parteciparvi. Sarebbe il ministro Profumo in persona a volerlo, per «riaprire la scuola ai docenti giovani ed evitare di bloccare una generazione di neolaureati che oggi non ha alcuna possibilità di ottenere una cattedra».

Vita ne aveva parlato già a luglio, quando i giovani neolaureati avevano promosso un appello.

L’ultimo concorso risale al 1999, l’ultimo corso abilitante al 2005 e dal 2007 le graduatorie sono chiuse (era ministro Giuseppe Fioroni) per mettere un tappo al pozzo senza fondo dei precari della scuola: in questi anni si sono accumulati 244mila precari. Ai TFA, i tirocini formativi attivi, cioè il nuovo canale per abilitare giovani neolaureati nei prossimi tre anni i TFA potranno iscriversi poco più di 5.360 insegnanti per la scuola secondaria di primo grado e 18.125 per la secondaria di secondo grado: avranno l'abilitazione, non una cattedra. In più, c'è la situazione delle maestre elementari (la femminilizzazione dei docenti della scuola primaria è al 96,2%), ancora più paradossale. La laurea in Scienze della Formazione primaria di per sé è abilitante, ma poiché dal 2007 è impossibile iscriversi alle graduatorie, nessuna giovane laureata può ambire a diventare maestra. «Siamo in 20mila in queste condizioni», ci diceva Clara Calvacchi, leader del Coordinamento precari di Scienze della Formazione primaria dell’Aquila, che si batte per la riapertura delle graduatorie ad esaurimento.

Qualche apertura politica in realtà già a luglio l'avevamo raccolta, con l’ex ministro Giuseppe Fioroni (Pd) che pur difendendo l’idea delle graduatorie chiuse, che nei suoi conti dovevano esaurirsi con il 2014/15, diceva che il problema semmai «sono le deroghe che questo governo ha concesso, per cui ci sono almeno 50/60mila precari in più da sistemare». I giovani, per lui, «devono chiedere il concorso, non le graduatorie. E nelle paritarie far valere la propria laurea, l’abilitazione è una cosa che esiste solo da noi». Mentre Valentina Aprea, responsabile scuola del Pdl, annunciava che «una modalità selettiva di reclutamento ci sarà presto, ma spero che il Ministro non voglia ricorrere al vecchio concorso. Piuttosto pensiamo a modalità legate ai territori e all’autonomia delle scuole».