CATTEDRE DI SOSTEGNO:
DIFFERENZE TRA LE DIVERSE REGIONI

All’aumento o diminuzione degli allievi disabili non sempre corrisponde la relativa variazione nel numero dei docenti di sostegno

Tina Naccarato da Disabili.com, 29.12.2012

Il livello di stabilizzazione dei docenti di sostegno nella scuola statale è stato fissato dalla legge finanziaria del 2008 al 70%. In essa era previsto che tale stabilizzazione avvenisse gradualmente, sanando le differenze tra le regioni. Alcuni territori, però, sono andati ben oltre tale limite, lasciando in questo modo agli altri una pesante precarietà. In seguito, con la sentenza della Corte Costituzionale n. 80/2010, secondo cui il sostegno deve essere assegnato secondo le esigenze dell’alunno, prevedendo, se necessario, anche un docente di sostegno per un solo allievo, il tetto massimo dei posti è saltato, facendo venire meno il limite del 70%.

Nonostante ciò, il numero dei posti in organico di diritto (63.086) è rimasto invariato e perciò è aumentato quello dei posti in deroga, distribuiti soprattutto al Nord, dati i grandi squilibri regionali.

IL RAPPORTO DI TUTTOSCUOLASecondo un recente rapporto di Tuttoscuola circa settemila posti di sostegno avrebbero dovuto essere assegnati al Centro-Nord, anziché, come avvenuto, al Sud. Se si fosse agito in questo modo, anche la precarietà sarebbe stata distribuita in maniera più equilibrata e vi sarebbe stato un servizio più omogeneo sul territorio. Se, cioè, il rapporto medio previsto tra alunni disabili ed insegnanti di sostegno fosse stato mantenuto in ogni territorio, diverse regioni del Sud avrebbero avuto molti docenti in meno in organico di diritto, mentre altrettante del Nord ne avrebbero avuti in più, evitando il ricorso massiccio ai posti in deroga.

I DATI DEL MIUR Negli ultimi anni è diminuito il numero di docenti curricolari ma è aumentato quello di insegnanti di sostegno sempre più precari. E’ infatti aumentato il numero degli alunni disabili, di oltre 15.000 unità negli ultimi tre anni e, con essi, quello degli insegnanti di sostegno, di circa 6.000 unità. In Ottobre, il MIUR ha pubblicato una serie di dati statistici riguardanti il sostegno, dall’anno scolastico 1998/99 ad oggi. Nel corso di oltre un decennio il numero dei docenti di sostegno è aumentato del 61%, essendo cresciuto anche quello degli alunni disabili, del 64%. Anche in questo caso, però, risulta che nelle diverse regioni le variazioni siano state differenti e che molto spesso all’aumento degli alunni disabili non sia seguito quello dei posti di sostegno. Si è infatti registrato un incremento di allievi disabili del 71,9% nelle regioni del Nord ovest, decisamente più contenuto nelle regioni del Sud (30,7%) ma a ciò non corrisponde l’adeguato incremento dei docenti di sostegno.

Queste riflessioni ci portano a considerare che le condizioni in cui si dovrebbe realizzare il processo di integrazione in alcuni casi siano estremamente precarie e mutevoli. In alcune situazioni, come quella delle cangianti e tardive assegnazioni dei posti in deroga, è infatti impossibile realizzare una concreta continuità didattica e, con essa, un reale progetto di inclusione.
A ben vedere, però, tutto ciò non fa che riportare all’irrisolto problema della stabilizzazione che, nel caso dei docenti di sostegno, comporta pesanti ricadute non solo su di essi ma anche sui loro allievi.

APPROFONDIMENTI

Statistiche MIUR:
http://www.istruzione.it/alfresco/d/d/workspace/SpacesStore/0c56033b-66f5-4081-862b-f2c4a6059cd1/anticipazione_dati_as_2010-2011_def.pdf

http://www.istruzione.it/alfresco/d/d/workspace/SpacesStore/c46ef907-3aa4-47d6-bb20-2490848fe12b/alunni_con_disabilita_as_2009-2010_def.pdf

http://www.istruzione.it/alfresco/d/d/workspace/SpacesStore/ac788228-23c6-414b-aae1-f8e4742010aa/appendice_as2009-2010def.pdf
 

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