L’allarme dei geografi: sui banchi italiani di A.G. La Tecnica della Scuola, 13.12.2011 Se ne parlerà il 16 dicembre a Roma, nel corso del convegno “La geografia nel nuovo millennio”, in programma presso l’Università La Sapienza. Grossi problemi anche a livello universitario. Proprio mentre nei Paesi più avanzati la disciplina geografica si è fortemente trasformata, sia a livello accademico, con l’introduzione di nuovi corsi tendenti ad uno sviluppo pratico delle metodologie didattiche, sia a livello professionale, con le innovazioni tecnologiche che hanno invaso la nostra società. Nel corso degli ultimi decenni la disciplina geografica si è fortemente trasformata, a seguito di una rivoluzione culturale mondiale che ha mutato la realtà sia a livello accademico, con l’introduzione di nuovi corsi tendenti ad uno sviluppo pratico delle metodologie didattiche, sia a livello professionale, con le innovazioni tecnologiche che hanno invaso la nostra società. Tuttavia in Italia la geografia sta vivendo uno dei periodi più bui della sua storia: a livello universitario permane una carenza di strutture adeguate per lo svolgimento delle attività pratiche ed è evidente la difficoltà a rinnovare gli insegnamenti tradizionali. In ambito scolastico non va meglio: secondo i geografi dell’Aiig,Associazione Italiana Insegnanti di Geografia, “con la riforma Gelmini la materia è quasi scomparsa dagli istituti Professionali, fortemente penalizzata in quelli Tecnici ed ha subito una drastica riduzione nel primo biennio dei Licei”. Di questi argomenti, ma anche di altri – come del “working environment”, le nuove professioni alle quali un geografo può aspirare - , si parlerà diffusamente venerdì 16 dicembre a Roma, nel corso del convegno “La geografia nel nuovo millennio”: a partire dalle ore 9,30, presso l’Università La Sapienza, Facoltà di Filosofia, Lettere, Scienze Umanistiche e Studi Orientali, Dipartimento di Scienze documentarie, linguistico-filologiche e geografiche, Aula Grande di Geografia (Piazzale Aldo Moro, 5), si alterneranno rappresentanti dell’Aiig, accademici, esperti e cultori della materia. Il convegno analizzerà i cambiamenti della realtà geografica nazionale in ambito universitario e professionale ed approfondirà il ruolo del geografo nel terzo millennio. L’obiettivo prefissato è quello di sensibilizzare l’opinione dei presenti attraverso un dibattito scientifico, al quale parteciperanno personalità di rilievo in ambito geografico (legate al mondo accademico e inserite nell’ambiente professionale), che cercheranno di orientare gli studenti nel complesso mondo post-universitario, analizzando le tendenze e le evoluzioni della geografia anche al di fuori del territorio nazionale (il programma completo e ulteriori notizie sulla giornata si possono trovare sul sito www.agatweb.it).
Durante la giornata di lavori saranno presentati due progetti
attinenti ai temi trattati: l’OPG – Osservatorio delle Professioni
Geografiche e il Progetto Earth S.O.S. trough Eco-creativity
nell’ambito del programma LLP Grundtvig finanziato dall’Unione
Europea. |