Sciopero scuola del 19 dicembre:
ecco chi riguarda

Lunedì nero: un nuovo sciopero bloccherà gli impiegati pubblici, la scuola e la sanità

di InvestireOggi, 18.12.2011

Le modalità dello sciopero

Cgil, Cisl e Uil hanno indetto uno sciopero nazionale per domani 19 dicembre, la protesta è sempre contro la manovra finanziaria di Mario Monti, una manovra che si vorrebbe più equa.

I lavoratori del settore pubblico (uffici pubblici, università, cooperazione) incroceranno le braccia per otto ore, ma per quanto riguarda la scuola le modalità dello sciopero saranno diverse (vedi anche Sciopero 19 dicembre: scuola, sanità e dipendenti pubblici).

 

Sciopero scuola

Lo scioperò che toccherà la scuola pubblica si articolerà in diversi settori che riguardano il personale docente,si articolerà in diversi settori che riguardano il personale docenteturno pomeridiano potranno astenersi dal lavoro l’io per ri i dirigenti, gli educatori, il personale tecnico e quello ausiliario.

Sciopero insegnanti

Gli insegnanti si asterranno dal lavoro soltanto per un’ora, l’ultima ora al termine delle lezioni; se la scuola prevede anche il turno pomeridiano, come ad esempio accade nella scuola dell’infanzia e nella scuola elementare, gli insegnanti che lavorano nel turno antimeridiano potranno scioperare durante la prima ora di lezione, mentre le insegnanti che coprono il turno pomeridiano potranno astenersi dal lavoro l’ultima ora di lezione.

Sciopero dirigenti scolastici

Prenderanno parte alla protesta anche i dirigenti scolastici che hanno la possibilità di incrociare le braccia durante l’ultima ora del proprio orario di servizio.

Sciopero personale non docente

Il personale non docente, che allargherà quindi lo sciopero al personale di segreteria, personale ausiliario, personale tecnico e personale addetto alla mensa.

Questo comporterà ulteriori disagi, poiché per le scuole a tempo pieno non sarà garantito il servizio della mensa; inoltre se a scioperare sarà il personale ausiliario non sarà garantita la sorveglianza delle entrate della scuola e (per quanto riguarda le scuole dell’infanzia e le scuole primarie) la vigilanza sugli alunni.

Per le Università e per l’Afam invece lo sciopero abbraccerà l’intera giornata.

 

Il volantino dei sindacati nazionali per lo sciopero della scuola

“Le lavoratrici e i lavoratori della scuola denunciano l’iniquità di una manovra che carica prevalentemente sul lavoro dipendente e sui pensionati il peso del risanamento. Chiedono che il Governo apra ad un reale confronto con le parti sociali che porti a significative correzioni del decreto all’esame delle Camere per la definitiva conversione in legge. La mobilitazione, che oltre alla scuola vede coinvolte tutte le categorie del lavoro pubblico e privato, è finalizzata ad ottenere:

- una riforma della previdenza che rispetti principi di gradualità e sopportabilità nella rimodulazione dei tempi di uscita e non intacchi il potere d’acquisto delle pensioni in atto, messo fortemente in discussione anche per trattamenti medio bassi;

- misure che portino al reperimento di risorse colpendo evasione e grandi patrimoni e contrastando il ricorso al lavoro sommerso;

- una riforma fiscale che alleggerisca la tassazione sui redditi da lavoro dipendente e da pensione;

- una riqualificazione della spesa pubblica che consenta di trovare le risorse per la crescita e per il rinnovo dei contratti.

- L’innalzamento delle detrazioni sulla tassa IMU sull’abitazione principale

Per la scuola, in particolare, occorre un segnale di svolta dopo un triennio che ha visto sottrarre ingenti risorse al sistema pubblico e un conseguente forte aggravio delle condizioni di lavoro. In particolare vanno assunte come priorità:

- una politica degli organici commisurata alle effettive esigenze del servizio e dell’offerta formativa , fondata su prospettive di stabilità e pluriennalità

- un dimensionamento delle istituzioni scolastiche mirato ad una vera razionalizza-zione degli assetti e non determinato in modo forzoso sulla base di meri parametri numerici

- un sostegno all’autonomia delle scuole rendendo disponibili le risorse indispensabili per il loro buon funzionamento e valorizzando l’apporto dei diversi profili professionali nella gestione delle attività

- un pieno riconoscimento delle prerogative negoziali previste dal CCNL2007, apartire dalle relazioni sindacali a livello di istituto

- la stabilizzazione del lavoro a partire dalla piena attuazione del piano triennale di assunzioni, che apra ad una nuova politica del reclutamento, salvaguardando i diritti del personale precario incluso nelle graduatorie ad esaurimento.

Flc CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS Confsal e GILDA Fgu chiedono che

istruzione e formazione siano finalmente assunte come settore strategico di investimento e non come spesa da tagliare indiscriminatamente; una politica di forte valorizzazione del capitale umano è quanto mai necessaria proprio per aumentare le possibilità di fronteggiare con successo una grave situazione di crisi e riaprire prospettive di ripresa e di crescita al nostro Paese.

Per questi motivi le lavoratrici e i lavoratori e della scuola sciopereranno lunedì

19 dicembre 2011 e manifesteranno in questi giorni insieme alle altre categorie

pubbliche e private in tutta Italia e di fronte al Parlamento”