Prima prova scritta per 9mila candidati

di Reginaldo Palermo La Tecnica della Scuola, 14.12.2011

Le tracce spaziavano dal federalismo alla rendicontazione come "mandato istituzionale" della scuola. Controlli accurati per scovare appunti nascosti. Il 15 dicembre si passa allo studio di caso.

Federalismo e rapporto scuola-territorio, la rendicontazione come mandato della scuola e funzione del dirigente scolastico, le grandi riforme della scuola dagli anni sessanta ad oggi: sono queste alcune delle tracce con le quali i 9mila candidati al concorso per dirigenti scolastici hanno dovuto cimentarsi nella giornata del 14 dicembre.

Un po’ dovunque si sono presentati gli stessi problemi: i tempi per accreditare i partecipanti non sono stati brevissimi, in quasi tutte le sedi i candidati hanno potuto iniziare a scrivere solo verso le 10; conclusione alle 18, rientro a casa, un po’ di riposo e poi si riprende il 15 con la discussione di caso.

Come era prevedibile i comportamenti delle commissioni non sono stati del tutto uniformi: in alcuni casi i vocabolari dei candidati sono stati passati al setaccio anche più volte durante la giornata, alla ricerca di appunti nascosti o di tracce già svolte.

Qua e là qualche candidato è stato anche sospeso dalla prova.

Complessivamente, però, le prove sembrano essersi svolte con una certa regolarità.

Nella giornata del 15 si riprende e poi inizierà la lunga attesa per conoscere l’esito delle due prove scritte: per essere ammessi alla fase successiva i due scritti dovranno essere superati con una votazione di almeno 21 punti su 30.