Bruschi: Concorsi sì,
ma solo se periodici

da Tuttoscuola, 21.12.2011

Sul tema dei possibili concorsi per nuovi insegnanti anticipati dal ministro dell'Istruzione Francesco Profumo, è intervenuto oggi, attraverso il sito Tempi.it, Max Bruschi, presidente del Cisem di Milano ed ex consigliere del ministro Gelmini, per esprimere un sì condizionato ai concorsi. Condizionato a tre esigenze.

La prima necessità è che col concorso si crei un reale incontro tra domanda delle scuole e offerta concorsuale. “Il che diventa possibile solo creando una graduatoria anche in base ai titoli professionali, cioè alle tipologie di docenti maggiormente richiesti dagli istituti scolastici”. La seconda è che si tratti di concorsi a cattedra. La terza è che il concorso divenga periodico. Al riguardo Brusci commenta: “In Italia ogni concorso viene vissuto come l’ultima spiaggia. E non è civile. In Francia, ad esempio, un candidato sa che ogni due anni ha la possibilità di sedersi davanti alla commissione”.

Bruschi auspica inoltre che il concorso non si apra per i soli abitati, prima della conclusione del primo Tfa, perché, in questo caso, “i laureati che hanno conseguito il titolo negli ultimi tre anni potrebbero fare ricorso contro il provvedimento e ci sarebbero dei problemi”. L'ideale, conclude Bruschi, sarebbe “cadenzare il primo appuntamento concorsuale col nuovo regolamento al termine del primo corso di Tfa, tutti avrebbero le stesse opportunità. Sarebbe la migliore risposta alle istanze di “largo ai giovani” di cui parla il ministro”.