Monti. Oltre le questioni economiche

da TuttoscuolaNews, n. 515 12.12.2011

Per il governo Monti e per gli italiani la settimana che abbiamo lasciato alle spalle è certamente di quelle destinate a rimanere impresse nella memoria, per la svolta registrata nella politica del Paese con la manovra finanziaria.

Chi tra qualche anno leggerà i giornali dei giorni scorsi, soprattutto nei titoli dei vari servizi, penserà che tutte le novità portate dal premier Monti siano raccolte esclusivamente in quelle parole - pensioni, indicizzazioni, ici, iva, prima casa, ecc. - che suonano drammaticamente dure e preoccupanti per tanti.

Noi ci auguriamo, invece, che questa settimana sia anche (vorremmo dire: soprattutto) ricordata per l’alto livello etico che il tecnico prestato alla politica ha portato, dopo tanto tempo, nei suoi discorsi alle Camere, nell’intervista televisiva e nelle brevi dichiarazioni alla stampa.

Abituati ad una politica urlata, litigiosa e dai veti incrociati, ad una politica che demonizza l’avversario o lo irride, che cerca il discredito della controparte per affermare le proprie tesi; assuefatti ad uno stile della politica che non appassiona più, che non suscita fiducia, ci ha colpito favorevolmente lo stile sobrio e semplice di Monti, la chiarezza delle scelte di fondo, la capacità di guardare lontano pur operando sul presente, la sua tensione morale.

Difficile prevedere se il suo percorso, come ci auguriamo, arriverà a termine riuscendo a dare al nostro Paese la sicurezza economica messa drammaticamente in pericolo dalla crisi finanziaria. Comunque vada, e indipendentemente dal merito delle scelte - condizionate dalla gravità della situazione e dalla ristrettezza dei tempi per varare la manovra - Mario Monti, voluto fortemente dal presidente della repubblica Giorgio Napolitano alla guida del governo in questo passaggio drammatico nella storia del Paese, ha consegnato agli italiani e ai giovani in particolare un messaggio forte di speranza. Chapeau.