Le nuove regole del pensionamento

 La Tecnica della Scuola, 28.12.2011

Il decreto “Salva Italia”, interviene in modo sostanziale in tema di previdenza con la riforma dell’intero sistema pensionistico. Le modifiche riguardano sia i requisiti anagrafici e contributivi di accesso alla pensione sia le modalità di calcolo del trattamento.

Le novità di maggior rilievo per i lavoratori pubblici, sono contenute nell’articolo 24 (“Disposizioni in materia di trattamenti pensionistici”) della legge n. 214 del 22 dicembre e riguardano solo coloro che, entro la data del 31 dicembre 2011, non abbiano maturato i requisiti di accesso alla pensione previsti dalla normativa preesistente. Per quest'ultimi sono fatte salve le vecchie regole, sia in riferimento al diritto al pensionamento che alla misura del trattamento.

al 1° gennaio 2012 scatta per tutti i lavoratori il metodo di calcolo contributivo. Di fatto questa norma riguarderà solo chi si trova integralmente nel sistema di calcolo retributivo (cioè coloro che al 31/12/1995 avevano maturato almeno 18 anni di contributi) perché tutti gli altri già si trovano nel sistema contributivo puro o in quello misto (retributivo per la parte di contribuzione maturata entro il 31/12/1995 e contributivo per la parte successiva). La pensione sarà così determinata da due quote:

  • quota di tipo retributivo, applicata alle anzianità maturate al 31/12/2011

  • quota di tipo contributivo, applicata alle anzianità che si maturano dal 1° gennaio 2012.

Con l’estensione a tutti i lavoratori del calcolo contributivo non esiste più il blocco dei 40 anni per il calcolo della pensione.

Per ulteriori approgondimenti riportiamo le schede elaborate dalla Flc-Cgil e dalla Cisl-Scuola.

.