Se il sostegno serve per 18 ore
non va mai negato

di Carlo Forte ItaliaOggi, 27.12.2011

Se una scuola chiede all'ufficio scolastico un insegnante di sostegno per 18 ore, motivando la richiesta con la gravità dell'alunno a cui garantire l'integrazione, l'ufficio non può fare altro che provvedere. Il diritto del disabile all'istruzione e all'integrazione scolastica, infatti, è un diritto fondamentale costituzionalmente tutelato. E dunque, va assicurato mediante misure di integrazione e sostegno idonee a garantirne la fruizione, se del caso, anche con l'assegnazione di un docente di sostegno con rapporto 1:1. Così ha deciso il Tar per la Sardegna, con una sentenza depositata il 17 novembre scorso(1102/2011).

Il provvedimento, di cui si è avuta notizia in questi giorni, lancia un duro monito all'amministrazione scolastica, sempre molto parca nel concedere posti di sostegno in deroga, anche in presenza di alunni gravemente handicappati.

Resta il fatto, però, che il problema è a monte. Se di anno in anno le esigenze di bilancio hanno indotto il legislatore ridurre drasticamente i posti di sostegno in organico di diritto, è evidente che gli uffici periferici non possano che adeguarsi. Tanto più che la disposizione di posti in deroga, sebbene giustificata dalle richieste delle scuole, comporta rischi di responsabilità per danno erariale in capo ai dirigenti periferici, sui quali grava la spada di Damocle del giudizio davanti alla Corte dei conti. Di qui il braccio di ferro con i genitori degli alunni, che non di rado si traduce in giudizi dall'esito scontato, che implicano anche aggravi di costi a carico dell'amministrazione scolastica. La riforma dei codice di procedura, infatti, ha determinato una stretta sul regolamento delle spese di lite, che adesso seguono rigidamente la soccombenza.

E dunque, nel caso esaminato dal Tar Sardegna, oltre ad una parcella piuttosto salata ( 2500 euro + Iva e contributi previdenziali per l'avvocato) e la condanna dell'amministrazione ad assegnare il docente di sostegno per tutte le 18 ore settimanali necessario, l'amministrazione è stata anche condannata a versare alla famiglia dell'alunno disabile 1000 euro per ogni mese di mancata assegnazione del docente per il giusto orario.