Profumo? È come la Gelmini di A.G. La Tecnica della Scuola, 29.12.2011 A sostenerlo è l’Andu, l’associazione dei prof universitari che nel riportare il pensiero di Valentina Aprea (Pdl), presidente della Commissione Cultura della Camera, torna sulla discussa riforma accademica: l’attuale Ministro sarebbe sempre stato consultato dal suo predecessore, che invece non avrebbe dato nessuno ascolto alle decine di migliaia di studenti e di docenti che si sono opposti. Il cambio di guardia a capo del Dicastero di viale Trastevere non produrrà alcuna “sterzata”. Anzi, si può dire che l’attuale ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, continuerà ad operare nel solco tracciato dal suo predecessore, semplicemente perché diverse delle decisioni strategiche prese da Mariastella Gelmini sono state in qualche modo già approvate dallo stesso Profumo. Ad essere convinto che almeno per il prossimo anno e mezzo il destino di Scuola, Università e Ricerca non comporterà scossoni è l’Andu, l’associazione nazionale docenti universitari che prende come esempio il discusso iter di approvazione della riforma accademica (giunto a compimento, tra le proteste di studenti, docenti, ricercatori e cittadini comuni esattamente un anno fa): secondo l’associazione, Francesco Profumo “è sempre stato consultato” dal precedente Ministro, “che invece – sottolinea l’Andu - non ha dato nessuno ascolto alle decine di migliaia di studenti e alle migliaia di docenti che si sono opposti alla ‘sua’ legge e che non ha mai consultato le Organizzazioni universitarie rappresentative di tutte le componenti universitarie”. Per dare ulteriore linfa alla sua teoria, l’Andu ha ripreso alcune dichiarazioni rilasciate da Valentina Aprea (Pdl), presidente della Commissione Cultura della Camera, ad una rivista on line un paio di settimane fa: in effetti, scorrendo l’intervista si scopre che rispetto alla Legge ‘Gelmini’, qui intesa come riforma universitaria, l’Aprea ha confermato che Profumo “è sempre stato consultato in merito al suo impianto, di cui ha contributo fattivamente a impostare i principi”. L’on. Aprea ha aggiunto che Profumo è stato sempre in sintonia con il precedente ministro Gelmini; sintonia “testimoniata dal fatto che è stato proprio l’ex ministro a indicarlo per la presidenza del Cnr”. La parlamentare del Pdl ha anche detto che “nel caso della riforma dell’Università, bisogna ricordare che il professor Profumo ne è stato uno dei promotori e che da rettore del Politecnico di Torino, che è una delle eccellenze italiane, è sempre stato consultato in merito al suo impianto, di cui ha contributo fattivamente a impostare i principi”. La conclusione è d’obbligo: alla luce di questi antefatti, come si può pensare che il Governo Monti potrà sovvertire, nei prossimi 18 mesi di probabile mandato, quanto realizzato in tre anni e mezzo dall’ultima legislatura di Berlusconi nei comparti Istruzione, Università e Ricerca? |