Concorso DS. L'Anief pronta a cavalcare
l'ipotesi di annullamento

Il Consiglio di Stato dovrà pronunciarsi nel merito della discussa prova di selezione

da Tuttoscuola, 22.12.2011

Il testo delle ordinanze con cui il Consiglio di Stato, pur respingendo i ricorsi per l’ammissione con riserva alle prove scritte del concorso per dirigenti scolastici, sembra prospettare nel prossimo giudizio di merito la possibile ipotesi estrema dell’annullamento del concorso, pone una serie di interrogativi sul futuro delle procedure concorsuali.

Questo il passaggio delle ordinanze “i motivi dedotti investono profili di legittimità dell’intera fase di selezione basata su quiz a risposta multipla, con la conseguenza che essi, qualora dovessero risultare fondati in sede di decisione nel merito, determinerebbero l’effetto demolitorio dell’intera procedura, con obbligo di rinnovazione della stessa e coinvolgimento di tutti i partecipanti al concorso, e dunque con pieno effetto satisfattivo delle pretese azionate dai concorrenti non ammessi al prosieguo delle prove”.

L’Anief si dichiara soddisfatta di quel testo e intende presentare gratuitamente per i ricorrenti entro il 3 gennaio 2012 motivi aggiunti nei ricorsi incardinati in primo grado al fine di:

- rendere esplicite le posizioni assunte a seguito dello svolgimento della prova pre-selettiva (indicazione dei quesiti a cui è stata data una risposta errata),

- richiedere una perizia tecnica di esperti super partes, nominata dal tribunale, per studiare i quesiti e le risposte fornite da Formez, relative alla prova pre-selettiva, con spese a carico del Sindacato (ovvero della parte soccombente, in caso di vittoria), al fine di confermare l’esistenza di anche uno solo dei diciotto quesiti denunciati nel processo come errati o non congrui a quanto previsto dal bando di concorso,

- coinvolgere la giustizia europea per la violazione della CEDU, ovvero del diritto alla difesa, inibito dall’impossibilità di discutere l’appello entro i termini previsti dal nostro ordinamento,

- chiedere una rapida sentenza di merito del Tar e dello stesso Consiglio di Stato che con obiettività decida, a questo punto, sull’annullamento delle prove concorsuali (prove pre-selettive, esami scritti ed eventuali esami orali), e sulla rinnovazione delle stesse prove concorsuali sia per i candidati risultati ‘idonei’ sia per i ricorrenti, come già avvenuto per l’ultimo concorso per la selezione dei presidi siciliani.