Carciofi alla romana di Emanuela Cerutti da Fuoriregistro, 9.12.2011 Fa davvero impressione leggere il richiamo valutativo del prof. Profumo al ritorno dalle prove di accertamento linguistico indette dal Mae gli scorsi giorni.
Non entro in nessun altro tipo di merito, perché la questione degli
insegnanti all'estero è annosa e conflittuale. Non mi soffermo sui
ritardi enormi di tali prove, e neppure sull'intenzione direi
piuttosto chiara di limitare fortemente il pubblico anche
all'estero. Non cito nemmeno la nuova legge che, infilata
nell'ultimo milleproroghe, ha modificato quasi di soppiatto la
durata dei mandati, creando situazioni di evidente disequità.
Bene. E' la seconda volta in pochi mesi che i nostri apparati
"valutativi" utilizzano questo sistema.
La domanda sorge spontanea: chi sono i nostri valutatori? I cavalieri
del merito? I garanti della qualità? La risposta è talmente scontata
che ci si è ormai abituati. Anestetizzati. O forse così di-sperati
che anche un sottoscala va bene se ci illude di cambiamento. In una trattoria un po' defilata, a Trastevere, il compagno di prove, tra l'altro candidato dirigente, certificazione europea C2 in lingua francese, riacquista il sorriso dopo un carciofo alla romana notevole. Ci sono - dice - la soluzione è un ristorante. Sono stanco di essere giudicato da incompetenti. Sono stanco di buttare via i miei soldi e la mia preparazione per giocare alla roulette russa. Guarda, prima o poi mollo tutto e apro un ristorante. Per lo meno sarò il solo responsabile di un eventuale fallimento. Roma è bella, tiepida per noi del nord. E la ragazza della trattoria gentile, mentre i turisti stranieri si affollano ai tavoli. Forse ce ne andremo tutti, ma non sarà il tuo ristorante, collega, a risolvere il problema della riqualificazione della nostra scuola, pubblica. Sarà, sarebbe, uno scatto di dignità. Sarà la cura nelle cose, saranno le risorse e i fondi necessari per far fronte alle richieste, saranno investimenti a lunga distanza, come lunga e distante dall'oggi è la prospettiva del domani. Sai cos'è - si siede il cuoco, così giovane - a me la cucina me viene bene, c'ho pure studiato, ma qua siamo tutti bravi. C'abbiamo messo 'n sacco de quatrini, ma è il locale che ce 'nteressa, perciò che funziona. 'A gente va via contenta. E a voi, ministri, segretari, sottosegretari, ispettori, tecnici, azionisti e abitanti di palazzi scolastici, quale locale interessa? |