Movimento 'NO PETTINE':
il Governo tuteli i diritti acquisiti
dai precari con la Finanziaria del 2007

di Simonetta Rubinato 27.4.2011

Molti insegnanti precari stanno continuando a scrivere a me ed ai Colleghi parlamentari chiedendo un impegno contro la possibilità di riapertura a pettine delle Graduatorie a Esaurimento (GE) introdotte dalla Finanziaria 2007.

Il Governo sta, infatti, tergiversando anziché dare soluzione normativa alla posizione di tanti insegnanti precari dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha cassato le code alle graduatorie introdotte dal Ministro Gelmini. Da ultimo sembra che sia stata predisposta una bozza di Decreto Ministeriale che dispone l'aggiornamento delle GE concedendo lo spostamento di provincia. Per questo migliaia di insegnanti, di ogni parte del Paese, che nel 2007 scegliendo una provincia per l'insegnamento fecero una vera e propria scelta di vita, sono nella disperazione.

Fa davvero rabbia vedere che le forze politiche al governo strumentalizzano le preoccupazioni di tante persone che si trovano in questa condizione, anziché affrontare e risolvere il problema, in conformità alle norme della Legge Finanziaria per il 2007 e nel rispetto del dispositivo della Corte Costituzionale, attraverso l'approvazione di norme ben precise che diano tutela concreta ai diritti acquisiti dagli iscritti nelle graduatorie ad esaurimento del 2007, le cui posizioni non possono essere rimesse in discussione neppure nel nuovo sistema di reclutamento.

Quanto al Partito Democratico, personalmente ritengo che la nostra posizione rispetto a questo tema non possa che essere quella di sostenere l'applicazione delle norme contenute nella Legge Finanziaria per il 2007, approvata dalla nostra maggioranza che allora sosteneva il Governo Prodi. L'introduzione dello strumento c.d. dell'inserimento a pettine nelle graduatorie ad esaurimento sarebbe in contrasto con quelle norme, snaturando la natura stessa delle GE e violando i diritti acquisiti dai docenti che allora fecero la scelta di insegnare in una determinata provincia.

Comprendo che possano aver arrecato disagio alcune contraddizioni che si sono rilevate all'interno del Partito Democratico, ma questo non può far dimenticare che in una democrazia ci sono delle regole ben precise, specie in un sistema maggioritario come il nostro, in cui è la maggioranza che ha i numeri per decidere. I problemi odierni non sono stati determinati da chi è minoranza in Parlamento, ma dal fatto che la maggioranza di Centrodestra ha svuotato quell'impianto normativo (tuttora in vigore, perché non censurato dalla Corte Costituzionale) con la manovra economica del Governo Berlusconi che ha tolto le risorse necessarie per attuarlo, e questo anche con il voto della Lega. E' pertanto dovere di questa maggioranza rimettere le cose a posto, da un lato, stanziando le risorse necessarie ad attuare quanto previsto dalla Finanziaria del 2007, dall'altro, garantendo in ogni caso la doverosa tutela in via normativa dei diritti acquisiti dai docenti già inseriti nelle GE del 2007.

Se la maggioranza mettesse su questo problema lo stesso impegno che ha messo nelle scorse settimane alla Camera per l'approvazione della c.d. prescrizione breve (con tutti i ministri precettati a votare in aula) la questione sarebbe stato già stato risolto da tempo. E se la maggioranza porterà finalmente all'esame del Parlamento una proposta positiva in merito credo che anche la minoranza non farà mancare il proprio contributo.