Gilda: scivolo pensionistico
per assumere 100 mila precari

 da Tuttoscuola, 11.4.2011

Alla ricerca della soluzione taumaturgica per il precariato scolastico. Dal sindacato Gilda l’ultima proposta prende in considerazione il pensionamento massiccio per far posto a nuove assunzioni.

“Nonostante il caos totale che domina la questione delle graduatorie e l’approssimarsi del termine di scadenza per presentare le richieste di aggiornamento, il ministero dell’Istruzione non ha ancora adottato alcun provvedimento. L’inerzia di viale Trastevere non fa che peggiorare la situazione e alimenta un vero e proprio stato di emergenza” ha dichiarato il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, Rino Di Meglio.

Secondo Di Meglio l’intervento del commissario ad acta complica ulteriormente il quadro, “perché – spiega – non tiene conto del pronunciamento con cui la Corte Costituzionale ha abolito le code, mentre si consuma una guerra fra poveri, con il timore che il Parlamento intervenga troppo tardi”.

“Il Governo, sul quale incombono decine di migliaia di ricorsi avanzati dai precari - prosegue il coordinatore nazionale - dovrebbe capire che la stabilizzazione dei precari costerebbe di meno rispetto al pagamento dei risarcimenti. A questo punto, per scongiurare un imminente terremoto – afferma Di Meglio – rilanciamo la nostra proposta, presentata un anno fa e accolta dal Senato, di introdurre lo scivolo pensionistico che consentirebbe di stabilizzare in un colpo solo circa 100mila precari. Così finalmente si potrebbe partire con la riforma del reclutamento evitando di creare nuovo precariato”.

Certo 40-50 mila nuovi pensionamenti (quanti ne servirebbero per arrivare a liberare fino a 100 mila posti, dal momento che circa 50 mila sono già disponibili) hanno un costo. Ma sarebbe una scelta che se accompagnata ad una serie di altre rigorose misure per la qualità (non certo gradite a chi cerca sanatorie e assunzioni facili) – nella cornice di una legge strutturale – potrebbe concorrere alla soluzione del problema precariato. Insomma si potrebbe trasformare quel costo per pensionamenti anticipato in un investimento per la qualità della scuola.