Gelmini: I ragazzi preferiscano da Tuttoscuola, 20.4.2011 Nel corso della conferenza stampa odierna sullo stato di avanzamento del processo di digitalizzazione della scuola pubblica italiana, il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini ha risposto su diversi temi caldi relativi alla propria materia. Per il ministro, i docenti che per protesta boicottano i test Invalsi rifiutandosi di partecipare "sbagliano". "Per fortuna – ha precisato Gelmini - si tratta di pochi insegnanti. Ma rifiutare le prove è sbagliato. Questi test non servono per punire ma per valutare. Andremo avanti per implementarli anche alle superiori. Abbiamo chiesto anche sostegno economico al ministro Tremonti". Quanto al tema della valutazione il ministro ha anche ricordato che "sono partiti nel frattempo i due progetti sperimentali per la valutazione di scuole e docenti". Sul precariato, Gelmini ha ribadito di contare di poterlo assorbire in "in sei-sette anni”. "Abbiamo siglato – ha ricordato al riguardo il ministro - molti accordi con le Regioni e utilizzato tutte le risorse che avevamo a disposizione". Il ministro dell'Istruzione ha ammesso il numero "esorbitante" di precari accumulato in passato dal Paese in maniera "superficiale", che fa tuttora registrare circa 110 mila supplenti e circa 200 mila docenti non abilitati, a fronte dell'immissione in ruolo, per quest'anno, di 30 mila docenti. La Gelmini ha confermato inoltre l'intenzione del Governo, nonostante le accuse di "populismo", di programmare l'accesso alla scuola, orientando gli studenti verso percorsi formativi scientifici con maggiori prospettive professionali. L'obiettivo, conclude, è quello di non "vendere speranze" che si trasformino poi in "cocenti delusioni". Queste considerazioni si sono tradotte nell'invito ai ragazzi, nel passaggio tra scuola e università, a “puntare a lauree scientifiche e tecnologiche". Il ministro ha poi precisato: "Questo non vuol dire che non ci si può iscrivere a facoltà umanistiche, ma in Italia mancano ingegneri, medici e puntare a queste facoltà vuol dire avere delle opportunità in più”. Gelmini è anche tornata sul tema della pulizia nelle scuole, spiegando: "Abbiamo fatto i conti in modo preciso non vogliamo licenziare nessun collaboratore scolastico, ma considerando quanti sono e considerando gli appalti esterni per le pulizie dobbiamo dire che c'è un eccesso di risorse impiegate. Se servono dieci cooperative non ha senso pagarne trenta e oggi accade. Bisogna pagare la spesa improduttiva". |