Immigrati

Ipsos: per 90% italiani
integrazione s'impara a scuola

Più sensibili a nord-est e genitori di figli minori che studiano

 TM news, 6.4.2011

Roma, 6 apr. (TMNews) - Gli italiani sono convinti che una corretta integrazione multiculturale non può prescindere dai valori trasmessi in questa direzione dal mondo della scuola: il dato proviene da un sondaggio dell'Ipsos, prodotto alla vigilia della tre giorni di convegno, in programma a Milano fino al 9 aprile, sul tema 'Ricomporre Babele: educare al cosmopolitismo', organizzato dalla fondazione Intercultura per il dialogo tra le culture e gli scambi giovanili internazionali.

Dalla ricerca Ipsos, realizzata attraverso circa 500 interviste compiute nel mese di marzo, un campione ritenuto dall'istituto di ricerca sufficientemente "rappresentativo della popolazione nazionale", è risultato che il ruolo della scuola, ai fini di una corretta integrazione multiculturale, "è necessario per il 44,5% degli intervistati e utile per il 44,6%, mentre solo il 3,4% pensa che sia dannoso". "E' interessante notare - hanno sottolineato i ricercatori - che a ritenerlo necessario siano soprattutto il nord est (53,8%) dove il fenomeno dell'incontro tra le culture e l'integrazione sono una realtà, e i genitori di figli minori che studiano in una scuola, si spera, sempre più multiculturale e insieme tendente al cosmopolitismo (49,9%, quindi 5,5 punti in più rispetto al totale)".

La tre giorni, organizzata dalla Fondazione Intercultura, propone una riflessione sul concetto di cittadinanza mondiale attraverso 28 workshop condotti da docenti universitari e professionisti del settore: "gli avvenimenti sociali, politici ed economici del XX secolo, sino a quelli recentissimi delle ultime settimane in Maghreb e in Giappone - hanno spiegato gli organizzatori alla vigilia dell'iniziativa - hanno quasi sempre natura internazionale e fanno ben comprendere l'impossibilità di vivere entro i confini politici e culturali del proprio Stato-Nazione. Ma quanto gli italiani si sentono pronti a interiorizzare il confronto con altre culture e altre società?".