Basta carta igienica da casa, il ministero: Nel 2011 il dicastero dell'Istruzione dice di aver incrementato le risorse di 685 milioni: "Non ci sono ragioni per chiedere contributi alle famiglie". da DIRE, 15.4.2011 ROMA - Nell'anno scolastico 2010/2011, il Miur ha incrementato di 685 milioni di euro le risorse a disposizione delle scuole statali: +223 milioni per il funzionamento, +41 milioni per gli straordinari resi dai docenti per le supplenze, +191 milioni per il miglioramento dell'offerta formativa, 230 milioni di finanziamento straordinario per debiti precedenti. È quanto spiega una nota del ministero in cui si chiarisce che, vista la situazione finanziaria, "le istituzioni scolastiche non hanno ragioni e titolo per chiedere contributi alle famiglie se non liberalita' finalizzate all'innovazione tecnologica, all'edilizia scolastica (di competenza degli Enti Locali), al miglioramento dell'offerta formativa. Resta la facolta' di richiedere contributi per le spese di laboratorio nelle scuole secondarie di II grado".
Il ministero scende poi nel dettaglio dell'erogazione delle risorse.
SUPPLENZE - Per le supplenze dell'anno 2011 sono stati erogati, come
acconto 303 milioni di euro. "Inoltre sono disposte mensilmente
assegnazioni a favore di ogni scuola, se dovessero risultare
ulteriori necessità finanziarie". Spiega il Miur che ha assicurato
una disponibilità di 670 milioni, sufficiente a garantire il tasso
di sostituzione ordinario (3,16%). MIGLIORAMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA - Per il 2010/2011 si sta procedendo all'assegnazione di 1,5 miliardi di euro alle scuole statali, "con un incremento di oltre 191 milioni di euro rispetto al 2007/08". Le attività didattiche aggiuntive (ad es. i corsi pomeridiani) "sono quindi gratuite per le famiglie poiché, per l'appunto, finanziate dal ministero", sottolinea la nota. La loro definizione "è naturalmente rimessa all'autonomia scolastica". SITUAZIONE FINANZIARIA GENERALE - Al termine dell'anno scolastico 2009/10, le scuole statali, sulla base dei dati comunicati da loro stesse, disponevano di un fondo cassa di quasi 1,7 miliardi di euro, a fronte di passivi per circa 810 milioni di euro. Le stesse scuole quindi vantavano complessivamente risorse finanziarie per quasi 883 milioni di euro superiori ai debiti non ancora pagati, spiega il Miur. FLUSSI DI CASSA - Le somme erogate dal Ministero alle scuole statali sono state pari a 2,5 miliardi di euro nell'anno 2007/08, ad oltre 2,595 miliardi nell'anno 2008/09, ad oltre 3,192 miliardi nell'anno 2009/10, con un incremento quindi di oltre 692 milioni nell'ultimo anno scolastico rispetto all'anno 2007/08 e di oltre 597 milioni rispetto all'anno 2008/09. FINANZIAMENTI STRAORDINARI 2010 ALLE SCUOLE - La difficoltà finanziaria viene rilevata dalla lettura dei bilanci delle scuole, sulla base dei flussi finanziari comunicati dalle scuole stesse e non sulla base di singole richieste direttamente poste al Ministero. Ciò premesso, nel dicembre 2010 sono stati erogati: un finanziamento straordinario di 160 milioni alle scuole (2.903) che hanno debiti assunti in anni precedenti, coperti da residui attivi; un finanziamento straordinario di 70 milioni a tutte le scuole per il pagamento delle ore straordinarie svolte dai docenti per supplenze oltre il budget assegnato e quindi coperte da residui attivi. Il Miur nel 2010 "ha, di fatto, finanziato in via straordinaria 230 milioni di 'residui attivi' che le scuole hanno iscritto in bilancio per finanziare debiti altrimenti scoperti. La legge 40/2007 prevede una detrazione d'imposta per 'le erogazioni liberali a favore degli istituti scolastici di ogni ordine e grado, statali e paritari senza scopo di lucro appartenenti al sistema nazionale di istruzione finalizzate all'innovazione tecnologica, all'edilizia scolastica e all'ampliamento dell'offerta formativa". Questa norma fiscale "conferma la natura di liberalità di tali contributi, stabilendo una detrazione d'imposta per il contribuente che decide di effettuare una donazione alla scuola. Le istituzioni scolastiche non hanno ragioni e titolo per chiedere contributi alle famiglie se non liberalità finalizzate all'innovazione tecnologica, edilizia scolastica (di competenza degli Enti Locali), miglioramento dell'offerta formativa. Resta la facoltà di richiedere contributi per le spese di laboratorio nelle scuole secondarie di II grado". |