Scuola

Genitori scuole cattoliche:
Berlusconi agisca con urgenza

"I tagli del Governo hanno costretto Regioni a ridurre i fondi"

 TM news, 18.4.2011

Roma, 18 apr. (TMNews) - L'Associazione di genitori delle scuole cattoliche (Agesc) prendono spunto dalle ultime affermazioni del Presidente del Consiglio sulla scuola per chiedere a Silvio Berlusconi di "affrontare urgentemente e risolvere concretamente il problema della libertà di educazione" con "interventi normativi e finanziari" che, dopo i "tagli" del governo, garantiscano la "reale libera scelta della scuola da parte di genitori e famiglie". "

Anche noi vogliamo che 'i genitori possano scegliere liberamente quale educazione dare ai loro figli', come ha affermato il presidente Berlusconi nel messaggio di sabato che ha nuovamente scatenato una furibonda polemica sulla scuola", si legge in un comunicato dell'Agesc.

"Siamo però convinti che, nell`ambito di un doveroso pluralismo istituzionale, i genitori vogliono scegliere in modo positivo la proposta educativa ritenuta migliore per i propri figli e non scelgono 'contro' una diversa visione formativa. E` importante perciò che alla libertà di insegnamento si accompagni la libertà di scelta delle famiglie. Non esiste una contrapposizione tra scuole statali e non statali (tutte e due 'pubbliche' per il servizio che svolgono per il bene comune): entrambe si offrono alla scelta delle famiglie, e spesso gli stessi ragazzi fanno una parte del loro cammino formativo nella paritaria e un'altra parte nella statale, e ciò perché i genitori valutano per ogni ciclo scolastico l`istituto più adatto al bene dei figli. Sia la scuola pubblica statale che la scuola pubblica paritaria vanno sostenute nella loro funzione: insieme formano il capitale culturale necessario alla piena realizzazione delle persone e di una società democratica e solidale.

Siamo poi interessati a capire a quale 'bonus per la scuola privata' si riferisce il Presidente del Consiglio. Oggi infatti a livello nazionale non esiste nulla; se si parla del livello regionale - sottolineano i genitori delle scuole cattoliche - dobbiamo dire che proprio i tagli di questo Governo hanno costretto le poche Regioni che hanno introdotto il buono-scuola a ridurre a loro volta i sostegni alla libertà di educazione che avevano attivato.

Chiediamo al Presidente e al suo Governo di affrontare urgentemente e risolvere concretamente il problema della libertà di educazione, con interventi normativi e finanziari che abbiano - pur con gradualità - a garantire la reale libera scelta della scuola da parte di genitori e famiglie, mettendo fine ad una evidente ingiustizia sociale tutta italiana. Occorre fare presto - conclude l'Agesc - altrimenti gran parte del sistema scolastico non statale, che fa risparmiare allo Stato sei miliardi di euro, rischia di scomparire".